Questa mattina nella sala “Mandela” del Comune di Matera il sindaco Domenico Bennardi e l’assessore alle Attività produttive Maria Pistone hanno presentato ai rappresentanti delle associazioni di categoria la bozza della “Nuova programmazione e regolamentazione delle nuove attività commerciali nella città di Matera – Consumo sul posto degli esercizi di vicinato artigianali”. Al tavolo anche tre rappresentati del Suap, la funzionaria Carmalanna De Vincenzo, il funzionario Vincenzo Scandiffio e il dirigente Paolo Milillo.
In sala il presidente di Cna Basilicata, Leo Montemurro, Mara Loperfido per Confcommercio, Pasquale Di Pede, Gianni Genco e Antonio Marroccoli, presidente Ambulanti rioni Sassi per Confesercenti.
Cna, Confcommercio e Confesercenti hanno presentato alcune osservazioni che saranno vagliate in commissione Commercio in tempi brevi.
Le associazioni hanno anche espresso perplessità sull’imminte subentro del Regolamento regionale che potrebbe avere difformità rispetto a quello che sarà adottato dal Comune di Matera.
Di seguito i particolari della bozza presentata.
Una riforma del settore, che arriva a 22 anni dalla delibera di consiglio comunale tutt’ora vigente e si basa su due linee guida essenziali: stabilizzazione mediante procedura di evidenza pubblica di tutto ciò che è stato finora precario; salvaguardia del decoro cittadino (specie Sassi e centro storico) e dell’artigianato locale. Cardini su cui si è orientata l’attività degli uffici comunali, dopo l’input del sindaco Domenico Bennardi e dell’assessore alle Attività produttive Maria Pistone. Si vuole valorizzare il commercio locale, arginando la vendita di prodotti non legati alla tradizione cittadina, in un’area come quella dei Sassi, di particolare pregio e interesse storico, artistico architettonico ed ambientale, mediante la riqualificazione della rete commerciale e lo sviluppo di nuove attività compatibili con i princìpi ispiratori del regolamento stesso, ovvero in armonia con l’evoluzione culturale della città e del suo ambiente. Questo anche per prevenire ed inibire l’insediamento di attività finalizzate alla vendita di merceologie ingombranti, o ritenute avulse ed incompatibili con il contesto del centro e le esigenze ambientali e viabilistiche, meritevoli di tutela. Saranno banditi, insomma, prodotti commerciali e gadget non strettamente legati alla tradizione materana, le cosiddette cineserie, mediante la regolamentazione dei nuovi insediamenti (chi c’è già, seppure con nuove regole non sarà interessato), non dovranno alterare “i caratteri, l’unitarietà morfologica e tipologica, la tipologia architettonica, gli elementi connotativi e le relazioni tra le diverse parti del tessuto urbano meritevole di conservazione”, come si legge nella bozza. I commercianti ambulanti avranno finalmente l’assegnazione di un posteggio fisso, mediante una procedura di evidenza pubblica, senza dover procedere per concessioni e permessi temporanei, come avviene ormai da anni.
Tra le novità per Sassi e centro storico, è previsto il divieto di nuovo insediamento e l’aggiunta ad altra attività esistente, per attività di vendita di prodotti diversi dall’artigianato artistico, tipico, tradizionale, della panificazione tipica e dell’abbigliamento su misura, realizzati dal titolare dell’impresa artigiana; vendita al dettaglio effettuata mediante apparecchi automatici (“negozi automatizzati”), che non prevedono obbligatoriamente la presenza di un addetto; attività esercitate, in maniera esclusiva o prevalente, secondo modalità assimilabili al “fast-food” e/o al “self-service”, ovvero quelle attività di ristorazione veloce nelle quali il servizio ai tavoli è svolto direttamente dal cliente, mentre il personale addetto alla sala si occupa esclusivamente del servizio di pulizia e riordino dei tavoli; sale da ballo, discoteche e night club; attività di “cambio moneta”, “centro telefonico”, “internet point” e “trasferimento di monete”, esercitate in maniera esclusiva o prevalente; commercio all’ingrosso in sede fissa, ad eccezione della sola sede legale o amministrativa o di rappresentanza/intermediario senza magazzino; attività di “compro-oro” all’ingrosso e al dettaglio; attività di “sale giochi”, “spazi per il gioco” e “centri scommesse”; centri massaggi non inerenti ad altra attività regolarmente abilitata di centro sportivo, o attività estetica, o centro fisioterapico, o che non siano riconducibili alle discipline del benessere e bionaturali come individuate dalla normativa di riferimento; attività di sexy shop.
In tutto il centro storico e nel sito Unesco “I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera”, è ribadito il divieto di vendita e/o l’offerta di servizi turistici e di pacchetti turistici per la visita ai luoghi di interesse storico, artistico, e culturale, che rimane consentita esclusivamente presso le agenzie di viaggi autorizzate e/o d’affari in materia di servizi al turismo. Quindi un ulteriore stop a guide ed agenti turistici abusivi.
Inoltre, non si potranno esporre in vetrina prodotti alcolici per facilitarne la vendita, così come i prodotti alimentari, che vanno messi su scaffali e mai disposti direttamente a terra, come a volte avviene, e non si potranno esporre schermi o fonti luminose diverse dalle insegne, esclusi gli addobbi natalizi.
In deroga a quanto previsto dal vigente Regolamento di polizia urbana e dal regolamento sul Canone unico patrimoniale, nel centro storico è vietata ogni forma di esposizione della merce all’esterno, sulle pareti e sui battenti degli esercizi commerciali. Quindi bandite le calamite e tutti gli altri gadget commerciali.
L’Amministrazione comunale intende anche incentivare iniziative commerciali e promozionali nel centro storico, come anche gli esercizi commerciali, di somministrazione di alimenti e bevande e le imprese artigianali situate in tutto il territorio comunale, che “presentino un intrinseco valore storico e culturale ed una radicata tradizione nel tessuto urbano”.
Gli esercizi individuati sono considerati come un bene di interesse collettivo, facente parte del patrimonio della città e, come tali, riconosciuti meritevoli di particolare tutela; gli stessi potranno acquisire il titolo di attività storica e di tradizione del Comune di Matera, se in possesso dei requisiti previsti dal presente Regolamento, ovvero se hanno almeno 40 anni di attività continuativa alle spalle. I gestori di attività nei Sassi e centro storico sono tenuti a garantire il decoro della propria struttura e degli arredi esterni eventualmente utilizzati, mentre per gli ambulanti si confermano le regole della vendita esclusivamente su mezzi mobili, senza mettere merce a terra e per un periodo continuativo di un’ora al massimo, a debita distanza da attività simili concorrenti (300 metri). Infine, tra le novità più interessanti con la conferma dei tradizionali mercati rionali, c’è l’istituzione di un nuovo mercato non alimentare il lunedì a borgo La Martella.
“Siamo soddisfatti -commentano il sindaco e l’assessore Pistone- per aver concluso questo importante iter dopo 22 anni segnati da inerzia ed approssimazione. Finalmente gli ambulanti avranno i loro posteggi assegnati con procedure di evidenza pubblica, uscendo dal precariato, e tra Sassi e centro storico si porrà un argine alla vendita indiscriminata di prodotti e gadget commerciali, che nulla hanno a che fare con la nostra bella tradizione artigianale, di cui il Comune si occuperà in termini di tutela”.
La fotogallery della presentazione della bozza per la”Nuova programmazione e regolamentazione nuove attività commerciali a Matera – Consumo sul posto degli esercizi di vicinato artigianali” (foto www.SassiLive.it)