Lunedì 27 febbraio presso il salone degli stemmi Del Palazzo vescovile di Melfi si è svolto l’incontro indetto dal direttore dell’Ufficio Missionario diocesano Don Michele del Cogliano per promuovere il terzo concorso letterario “In dialogo con San Giustino de Jacobis”.
Il concorso nasce nel 2019 con l’intento di trasmettere alle nuove generazioni i valori che questo santo, uomo autorevole e uomo del dialogo, è stato capace di vivere nella sua vita mettendo in evidenza che la diversità non va vissuta come ostacolo ma come ricchezza.
Un Santo nativo della Lucania che spesso viene dimenticato, ma che negli ultimi anni Don Michele Del Cogliano, con lodevoli iniziative, ha saputo portarlo nelle scuole e nelle parrocchie di tutta la diocesi di Melfi e anche in tutte le diocesi d’Italia, con il libro “In dialogo con San Giustino De Jacobis” donato a tutti i vescovi italiani.
Hanno partecipato all’incontro 10classi degli Istituti d’Istruzione di secondo grado degli istituti Gasparrini, Righetti Liceo Federico II (di Melfi) Solimene (di Lavello). A introdurre l’evento Sua Eccellenza Mons.Ciro Fanelli, Vescovo della Diocesi di Melfi e a seguire la relazione tenuta da Mons. Vito Serritella Vicario Giudiziale, Giudice TEIB dell’arcidiocesi di Potenza, impegnato presso il dicastero vaticano per i testi legislativi.
La relazione dal tema “Abuna Jakob: l’impegno della verità per la valorizzazione delle culture”.
Mons. Vito Serritella ha voluto lasciare agli studenti questo importante messaggio: impegnatevi nella verità proprio come ha fatto San Giustino De Jacobis, sapendo che la verità non è nuda e cruda ma è rivestita dalla cultura in senso antropologico.
Considerando la vita di San Giustino de Jacobis, il quale ha dato la vita per Gesù, una verità personale e non un teorema, Monsignor Vito Serritella ha introdotto il rapporto tra cultura occidentale e cultura cristiana. L’Europa, è ancora cristiana? Seguendo l’analisi del sociologo Olivier Roy, possiamo dire che i valori dell’Occidente non coincidono più con i valori cristiani e allo stesso tempo l’identità non custodisce più la fede e il suo vissuto. Occorre favorire il dialogo tra le culture per ricercare la grammatica dell’umano, la radice della verità. Sulla scia di questa relazione si è indetta la terza edizione del concorso per gli studenti che premierà tre elaborati con una borsa di studio entro la fine dell’anno scolastico rivolto a tutti gli studenti degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado della diocesi di Melfi.
Al termine è stata premiata la studentessa Francesca Polverari della classe V sez. D dell’I.I.S. R. Righetti di Melfi con unaborsa di studio di € 200 per il precedente concorso “Vite che parlano”,indetto nel mese di Ottobre in seguito a un incontro con il Vescovo maronita Mons. Joseph Tobji.
L’elaborato, che riportava sensazioni provate durante l’incontro con il Vescovo, testimone oculare della drammatica situazione in Siria, è stato premiato per la spontaneità con la quale ha descritto situazioni ed emozioni.
Ringraziamo Don Michele Del Cogliano per l’impegno nel far conoscere il Santo lucano e soprattutto per il suo impegno a favore le nuove generazioni.