Gianni Leggieri Consigliere regionale del M5S: “Che fine ha fatto l’articolato? Caregiver, la legge c’è ma non si vede. Una beffa per le famiglie lucane”. Di seguito la nota integrale.
Se i miei sospetti e le mie preoccupazioni dovessero essere confermate, ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo e poco edificante per la storia istituzionale della nostra regione. Con una nota trasmessa al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, ho chiesto di vederci chiaro. Per la precisione, sollecitato anche da numerosi cittadini che si prendono cura dei lori cari malati e non più autosufficienti, ho chiesto di conoscere le motivazioni relative alla mancata pubblicazione della Legge regionale sul riconoscimento e il sostegno della figura del caregiver familiare. L’articolato è stato approvato all’unanimità con Delibera del Consiglio regionale n. 342/2021. Ma dato grave – ecco la beffa, oltre che la deprecabile dimenticanza se fossero confermati i miei timori – non è stato mai promulgato, né pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata. Siamo, dunque, di fronte a qualcosa di inedito, in termini negativi si intende, per la storia del Consiglio regionale del tutto bistrattato, nonostante l’approvazione di una Legge regionale.
Il Regolamento del Consiglio regionale, all’articolo 87 bis, dispone che le Leggi regionali una volta approvate dal Consiglio regionale vengono trasmesse al presidente della Giunta per la successiva promulgazione”. Ad oggi, però, non essendo stata ancora promulgata dal governatore lucano, la stessa non è mai entrata in vigore. Ecco perché ho chiesto con urgenza al Presidente Bardi alcuni chiarimenti. Dimenticanza, sciatteria istituzionale, superficialità? Spero davvero di essere smentito.
La legge sui caregiver, come già avvenuto in altre Regioni, individua il valore sociale ed economico dell’attività di assistenza e cura ‘non professionale’ di tale figura. L’ammontare complessivo della quota prevista a finanziamento delle nuove norme era di 200mila euro annui per il triennio 2021-2023. Le risorse, individuate al momento dell’esame della proposta, sono state poi sottratte in una fase successiva. Anche su questo sono graditi dei chiarimenti.
Non è difficile immaginare che quanto accaduto non solo costituisce una grave anomalia,ma lede in maniera arbitraria la potestà legislativa del Consiglio regionale della Basilicata con deleterie conseguenze rispetto alle prerogative in capo alla Assemblea degli eletti. Senza dimenticare, poi, che sono numerose le famiglie lucane che svolgono mansioni di cura ed assistenza in favore di un parente non autosufficiente, a titolo gratuito e in modo continuato, che attendono il riconoscimento giuridico ed economico di questa figura anche in Basilicata. Riconoscimento sancito dalla Legge regionale dispersa, a quanto pare,nei corridoi del Consiglio e della Giunta regionale.
Al netto della gravità della situazione denunciata, spero che si corra presto ai ripari e si dia attenzione ai lucani che fanno i conti ogni giorno con la disabilità e la malattia.