I coordinamenti unitari di Filctem-CGIL e Uiltec-UIL di Basilicata hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori di Acquedotto Lucano S.p.A.. Di seguito la nota integrale.
“La decisione, ragionata e sofferta – affermano i segretari generali della Filctem- CGIL e della Uiltec-UIL Francesco Iannielli e Giuseppe Martino – è stata presa per protestare contro la mancata convocazione da parte della Regione Basilicata (a seguito della richiesta di incontro del 20 dicembre 2022) ritenuta dalle organizzazioni sindacali utile a un più proficuo e puntuale approfondimento con il socio di riferimento circa le coperture economico-finanziarie che dovranno essere stanziate al fine di assicurare ai cittadini lucani la tenuta del livello e la stessa continuità del servizio idrico integrato in Basilicata.
Le nostre preoccupazioni per la cosiddetta “fase di salvataggio” ampiamente annunciata ormai la scorsa estate e che ancora stenta a concretizzarsi – continuano i sindacalisti – riguarda il disorientamento che quotidianamente registriamo tra le lavoratrici e i lavoratori per l’enorme confusione organizzativa e gestionale, la carente capacità di programmazione che contribuisce a denigrare, ormai troppo spesso, l’immagine all’esterno di Acquedotto Lucano e degli stessi lavoratori, le continue fughe in avanti di un’azienda che assume unilateralmente decisioni illogiche, dannose e ancora poco orientate alla salvaguardia di interessi superiori e generali, necessitano di trovare ristoro in un intenso, serio e trasparente confronto che invochiamo utile a chiarire dinamiche e tempistiche di un percorso che condividiamo nei razionali, ma che evidentemente necessita di un più proficuo e puntuale approfondimento con la Regione Basilicata”.
I coordinamenti unitari hanno conseguentemente indetto assemblee sindacali dei lavoratori di Acquedotto Lucano S.p.A. di Basilicata per proporre e condividere l’apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalle norme vigenti in tema di sciopero nei settori dei servizi pubblici essenziali.