“La chiusura del laboratorio di Matera incaricato di verificare la compatibilità tissutale tra donatore e ricevente in caso di trapianto d’organo o di cellule staminali è un preciso input del Dipartimento Sanità della Regione e risponde a logiche di economicità gestionale che devono considerarsi prevalenti rispetto a qualsiasi altra esigenza di tutela della salute dei cittadini della provincia di Matera e dell’intera Basilicata. Un modus agendi che non ci appartiene perché riteniamo che la chiusura del laboratorio dell’ospedale materano rappresenti un passo indietro per tutta la sanità lucana, nonché l’ulteriore testimonianzadella scarsa considerazione che i vertici del nostro sistema sanitario hanno dei bisogni di cura dei cittadini lucani e di quelli di Matera in particolare.”
E’quanto sostengono, in una nota, i consiglieri regionali di Basilicata Oltre Massimo Zullino e Giovanni Vizziello, che così commentano quanto sostenuto dal Direttore del Dipartimento Politiche della Persona della Regione Bortolan nella IV Commissione Consiliare che si tenuta oggi in merito alle criticità del Centro di tipizzazione HLA della Città dei Sassi.
Siamo basiti al cospetto della perdita di una struttura di eccellenza che, a detta di Bortolan e del Direttore dell’Asm Pulvirenti, sarebbe determinata dalla difficoltà di reperire risorse pari a circa 1 milioni di euro necessarie a garantire la gestione ottimale del centro sanitario materano.
Se non si riesce a trovare 1 milione di euro nell’ambito di un bilancio regionale che dedica alla sanità risorse superiori a 1 miliardo di euro abbiamo evidentemente raggiunto il picco dell’assurdità o più semplicemente l’attuale governo regionale non si fa scrupolo di assecondare scelte gestionali lontane dagli interessi dei cittadini eattuate in ambiti particolarmente sensibili come quello delle donazioni di organi e di tessuti.
Il rischè la prosecuzione, ad oltranza, di un percorso di demolizione progressiva, attraverso l’esternalizzazione di fondamentali servizi sanitari, della sanità lucana, in ossequio a logiche ragionieristiche che mal si addicono alle necessità del territorio.”