Il gruppo consiliare materano dell’UDC ha consegnato in mattinata all’onorevole Roberto Occhiuto, vice presidente della commissione bilancio della Camera dei Deputati, il plico con le firme raccolte in piazza Vittorio Veneto per sollecitare sia il completamento degli interventi di recupero, attraverso il rifinanziamento della Legge 771/86, e sia la quotidiana manutenzione attraverso uno specifico intervento regionale favore dei Sassi di Matera. L’iniziativa era stata promossa in seguito al servizio realizzato da Fabio e Mingo per Striscia la notizia in cui veniva documentata una situazione di degrado all’interno di una delle grotte abbandonate degli antichi rioni materani tutelati dall’Unesco. La provocazione è stata raccolta dai consiglieri comunali dell’UDC e in piazza Vittorio Veneto sono state raccolte nel giro di un paio di giorni circa mille firme. La cerimonia di consegna della petizione all’onorevole Occhiuto è avvenuta intorno alle ore 13 presso la sala conferenze dell’aula Consiliare di Via Sallustio. Ad accogliere l’ospite, che ha confessato di preferire proprio Matera in diversi momenti dell’anno per trascorrere qualche, il sindaco di Matera Salvatore Adduce e i rappresentanti regionali e locali del partito di Casini: il Segretario regionale Palmiro Sacco, il neo Commissario provinciale Lindo Monac, l’Assessore comunale Sergio Cappella e i Consiglieri comunali del gruppo UDC Mimmo Fiore e Salvatore Caputo.
L’obiettivo della petizione era quello di riportare al centro del dibattito nazionale l’intera questione della rivitalizzazione e valorizzazione degli antichi rioni e sollecitare i Governi Nazionale e Regionale affinché si facciano carico di contribuire sia al completamento degli interventi di recupero, attraverso il rifinanziamento della Legge 771/86, e sia alla quotidiana manutenzione attraverso uno specifico intervento regionale. Nell’appello si evidenzia “la straordinarietà dei Sassi che, per la sua imponenza ed estensione e per i riconoscimenti internazionali ricevuti, non appartengono più soltanto ai materani ma rappresentano un mondiale “bene comune” dal valore incommensurabile. Pensare di far gravare esclusivamente sulle tasche dei contribuenti materani gli oneri della manutenzione quotidiana del bene significa non avere contezza della situazione e rischiare, ancora peggio, di vedere vanificati gli sforzi che intere generazioni e classi dirigenti locali e nazionali hanno profuso per fare in modo che questo patrimonio potesse non solo salvarsi, ma anche essere costantemente salvaguardato e fruito. Dopo l’intervento finanziario della Legge 771/86, di alcuni progetti finanziati con fondi europei e dell’apporto indispensabile di capitale privato, gli ultimi finanziamenti nazionali furono quelli decisi nella finanziaria 2002 per 6,5 milioni di euro che, se l’attuale amministrazione comunale non si fosse attivata, sarebbero finiti in perenzione. Da quel momento la Legge 771/86 non è stata più finanziata. In questi anni i Sassi sono diventati meta di turismo culturale anche grazie alla rivitalizzazione legata al riuso degli immobili a fini abitativi, culturali, collettivi e di svago che hanno interessato circa il 50% dell’intero patrimonio”. La candidatura della città a capitale europea della cultura per il 2019 merita di essere sostenuta con atti concreti sia dal Governo nazionale e dal Parlamento che da quello regionale. A sottoscrivere la petizione quale primo firmatario è stato il Presidente De Filippo e a seguire il Sindaco della città, Salvatore Adduce e il Senatore dell’UDC Francesco D’Onofrio. In mattinata un impegno forte è stato assunto dall’onorevole Occhiuto: “Il governo Monti sta per approvare due decreti, uno sullo sviluppo e l’altro sulla spending review. In uno dei due è previsto l’inserimento di una norma che consente di conferire beni immobili alla Cassa Depositi e Prestiti e di girare una parte del valore di questi beni ai Comuni. In questo modo spero che si possa lavorare ad una legge ad hoc per un trasferimento di nuovi fondi a favore dei Sassi di Matera entro la fine dell’estate. Per quanto riguarda invece il rifinanziamento della 771/86 bisogna attendere l’autunno quando si discute l’approvazione della Finanziaria, oggi chiamata legge di Stabilità.” Una proposta interessante è arrivata dal segretario regionale dell’UDC che ha chiesto ad Occhiuto di attivarsi in Parlamento affinchè la città di Matera sia fatta salva da Patto di Stabilità. Solo in questo modo sarà possibile liberare risorse per tutelare un patrimonio culturale irripetibile come i Sassi di Matera”. Michele Capolupo.
La fotogallery della consegna delle firme all’onorevole Occhiuto (foto www.sassilive.it)
tutto si riduce a sorrisi, tarallucci e vino…
La peggior amministrazione di tutti i tempi e i peggiori consiglieri di tutti i tempi..
solo altri 2 anni e poi….si spera di non vedervi più seduti solo a sorridere…
magari anche prima…