40 anni dell’Unibas, intervento Paolo Pesacane (Arci Basilicata). Di seguito la nota integrale.
Presidente, l’Università degli Studi di Basilicata permise di guardare al futuro e di proiettarvicisi con ottimismo dopo uno dei momenti più tragici della nostra storia, quale fu il terremoto del 1980. Ma l’Università prese vita anche contemporaneamente alla abolizione dal nostro ordinamento del cosiddetto “delitto d’onore” e del “matrimonio riparatore”. Anche quella fu la conseguenza di un “terremoto” civile provocato soprattutto dal movimento studentesco e dalle mobilitazioni delle donne.
Oggi i 40 anni dell’ateneo lucano, che sembra avere poco futuro dinanzi a sé se si guarda la questione demografica e l’emigrazione, ricorre in occasione di un’altra enorme tragedia come quella di Cutro.
Per questa ragione, Presidente, cogliamo occasione dalla Sua presenza per rivolgere a lei ma non solo a lei un auspicio che è anche uno sguardo sul futuro: l’Università di Basilicata sia aperta agli studenti stranieri e diventi una opportunità per i tanti minori che giungono sui barconi rischiando la vita. La Basilicata è una terra accogliente. Si concedano i visti umanitari e si accolga attraverso vie legali e sicure di accesso chi vuole venire a studiare nel nostro Paese e nella nostra Regione. Corridoi umanitari e corridoi universitari, coniugando l’accoglienza al futuro e ad una idea di speranza.