Un concerto speciale per chiudere nel migliore dei modi l’8 marzo, giornata internazionale della donna. Protagonista sul palco dell’auditorium Gervasio l’artista Lady Blackbird, definita “the queen of the soul jazz”, con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Roberto Molinelli: in scaletta Walk with me, Blackbird, Fix it, I’ts not they easy, Five feet, Nobody’s, Sweetheart, Woman, Feel it comin’, Baby I just don’t e It’ll never happen.
Età indefinita e grande chioma ossigenata, nata Marley Munroe in una piccola città del New Mexico, prima di diventare Lady Blackbird ha compiuto un lungo viaggio nella musica, iniziato quando era bambina.
“Non ho mai preso una lezione di canto”, ha dichiarato Lady Blackbird in una recente intervista, ma “ascoltavo molto gospel in casa, Gladys Knight, Chaka Kahn, Sam Cooke: ho imparato da loro e da lì ho capito quel che volevo fare”.
Curiosa l’origine del suo nome d’arte: mentre era in studio di registrazione per interpretare il brano “Blackbird” di Nina Simone, qualcuno chiamò Marley Munroe con il nome “Lady Blackbird”.
Del resto, se la canzone di Nina Simone parlava delle difficoltà delle donne nell’America degli anni ’60, la rivisitazione di “Lady Blackbird” è diventata un inno del movimento Black Lives Matter, dopo l’omicidio di George Floyd.
Con la sua voce da contralto pieno di sfumature l’artista ha offerto al pubblico una interpretazione straordinaria e coinvolgente, arricchita nell’occasione dagli arrangiamenti orchestrali, affidati alla direzione del Maestro Roberto Molinelli.
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La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)