Presentato a Bernalda nei locali della storica Società Operaia di Mutuo Soccorso il libro “Diarium Artis” di Maria Di Tursi. A presentare l’opera Angelo Tataranno e Antonietta Di Benedetto. Alla presenza di un numeroso pubblico, composto da docenti, studenti, appassionati di arte e letteratura, Di Benedetto ha descritto il libri della sua collega Di Tursi come uno scrigno di diamanti, una straordinaria opera d’arte che trasporta il lettore in una dimensione intellettuale privilegiata ed estremamente rara. Il romanzo, che consta poco più di cento pagine, è un concentrato di termini sapientemente scelti dall’autrice per dar forma ad un’opera che si colloca a metà strada tra prosa e poesia, capace persino di annullare le barriere tra questi due generi letterari contrapposti. Lo stile di Maria Di Tursi è infatti così innovativo da sfuggire alle definizioni. L’autrice ha inventato il suo personale genere letterario avvalendosi di una forma narrativa talmente sorprendente e unica che fa della sua opera “un nuovo classico”, capace di rompere gli schemi e di collocarsi al tempo stesso nel solco delle opere che fanno la storia dell’Arte. Perfettamente in linea con la presentazione della Di Benedetto, quella del prof. Angelo Tataranno, che ha sottolineato come l’opera pulluli di tecnicismi e di immagini che suscitano stupore, di emozioni e di giochi di parole che, orchestrati dalla brillante intelligenza creativa di Maria Di Tursi, diventano veri e propri giochi di prestigio.Tataranno ha inoltre ribadito il piacere che deriva dalla lettura di quest’opera, la curiosità che si impadronisce del lettore e la voglia di rileggerla più volte, di cercare di svelare nuovi particolari nascosti nel libro, di togliere ancora un altro velo alla Musa narrante. Una Musa che alla fine dell’opera riserva una grande sorpresa al lettore. A concludere la serata le parole di ringraziamento della stessa autrice e qualche ultima piacevole confessioneall’attento pubblico sul suo sorprendente Diarium.
Mar 09