Nella terza ed ultima giornata di Cultural Festival Internazionale della Cultura Alimentare Italiana si è tenuto il Convegno organizzato da Cna Agroalimentare nazionale in collaborazione con la Cna di Basilicata dal titolo “Territori ed eccellenze agroalimentari: focus su Campania, Basilicata, Calabria e Puglia.
I lavori moderati da Nerina di Nunzio, specialista Alta Qualificazione in comunicazione presso Universà Roma Tre sono stati aperti dal saluto di Maria Pistone, Assessora alle Attività Produttive del Comune di Matera cui ha fatto seguito la vicepresidente nazionale di Cna Rosamaria Derosa.
L’introduzione è stata curata da Gabriele Rotini responsabile nazionale di Cna Agroalimentare che ha fatto una esauriente relazione sulla presenza nelle quattro regioni del Mezzogiorno di marchi Dop, Igp, PAT, e soprattutto ha evidenziato il numero complessivo delle imprese ed il loro impatto sul PIL delle singole regioni. L’agroalimentare vede al primo posto le imprese agricole ma anche le imprese artigiane del comparto non sono poche ed assicurano fatturati e posti di lavoro assolutamente importanti.
Dopo Rotini sono intervenuti Sabrina Pupillo in rappresentanza della Cna di Puglia la quale ha tracciato un quadro riassuntivo delle peculiarità agroalimentari presenti nella Regione e Lucio Ronca che ha rimarcato la necessità delle piccole imprese di fare rete per essere più competitivive sui mercati nazionali ed internazionali partendo dalla ricchezza delle nostre regione nelle quali abbondano le eccellenze agroalimentari diverse da regione a regione.
La conclusione è stata affidata a Leo Montemurro Presidente Cna Basilicata il quale ha ringraziato la Cna Nazionale Agroalimentare per aver voluto aderire al progetto e sostenerlo tenuto conto della sua valità e del grande gradimento registrato nelle tre giornate sia dagli espositori ma soprattutto dai tanti visitatori ma ha rilanciato auspicando per l’edizione del 2024 la presenza di quattro stand in rappresentanza delle singole regioni Campania, Basilicata, Calabria e Puglia a conferma del ruolo centrale di Matera nelle dinamiche di sviluppo dell’intero Mezzogiorno d’Italia.