Il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat sulle esportazioni delle regioni italiane, sollecita la Giunta regionale ad «aprire il confronto con le parti sociali per definire un patto sociale per l’industria, la crescita e lo sviluppo sostenibile». L’istat spiega che «nel 2022, rispetto all’anno precedente, l’export in valore mostra una crescita molto sostenuta (+20,0%) e diffusa a livello territoriale, seppure con intensità diverse: l’aumento delle esportazioni è molto marcato per le Isole (+58,0%), intorno alla media nazionale per il Centro (+23,4%) e il Nord-Ovest (+19,6%), relativamente più contenuto per il Nord-Est (+16,0%) e il Sud (+15,4%)». L’istituto nazionale di statistica registra un aumento del valore dell’export in tutte le regioni, ad eccezione del Molise (-12,1%). Gli incrementi più marcati – segnala sempre l’Istat – si registrano nelle Marche (+82,0%), in Sardegna (+61,8%) e in Sicilia (+56,0%), i più contenuti in Basilicata (+0,4%) e Abruzzo (+2,1%).
«I dati odierni classificano la Basilicata tra le regioni che registrano una sostanziale stagnazione delle esportazioni», commenta Cavallo che si dice «preoccupato per il divario rispetto ad altre regioni del Mezzogiorno, per la forte dipendenza dalle esportazioni petrolifere e per la performance in forte terreno negativo di filiere industriali importanti come il tessile-abbigliamento e la farmaceutica. Anche il settore automotive, con un calo delle esportazioni di oltre sette punti – osserva Cavallo – conferma un clima che è ancora di incertezza a livello globale. Sono numeri – avverte il segretario della Cisl lucana – che non vanno presi sottogamba poiché segnalano una difficoltà del sistema produttivo regionale ad agganciare la domanda internazionale».
Secondo Cavallo «è tempo di cambiare paradigma nelle politiche industriali con meno provvedimenti spot, meno finanziamenti a pioggia e una visione strategica del posizionamento internazionale della nostra regione dentro le catene di valore globali facendo convergere su obiettivi chiari misure in materia di innovazione, formazione, internazionalizzazione. Al contempo serve un cambio di metodo anche nella governance delle aziende aprendo finalmente la stagione della partecipazione dei lavoratori e della democrazia economica, tema che è al centro di una proposta di legge d’iniziativa popolare lanciata nei giorni scorsi dal nostro segretario Luigi Sbarra e sui quali siamo pronti a mobilitarci anche in Basilicata», annuncia Cavallo.