L’Aula Magna dell’I.I.S. “Federico II di Svevia” ha ospitato il secondo appuntamento del ciclo di conferenze “Il nostro tempo, il vostro futuro” organizzato da Fondazione e Associazione Nitti unitamente allo stesso Istituto e patrocinato dal Comune di Melfi.
Introdotta dal dirigente scolastico Prospero Armentano e dal direttore dell’Associazione Nitti Gianluca Tartaglia con il saluto dell’assessora comunale alle Pari Opportunità Pamela Montanarella, è toccato a don Marcello Cozzi, presidente del Ce.St.Ri.M. (Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali), tenere la conferenza su “Educazione alla legalità e alla giustizia” di fronte ad una platea, attenta e partecipe, di studenti delle Terze classi dell’istituto melfitano e al presidente del Consiglio comunale di Melfi Vincenzo Destino.
“Parlare con i ragazzi è la cosa più bella che mi potesse capitare nel corso del mio impegno civile per l’affermazione del principio di legalità – ha affermato don Marcello Cozzi-. Essa non è una parola astratta, ma è la sintesi perfetta di una battaglia di civiltà, di responsabilità e di libertà. Durante gli incontri con i ragazzi non voglio insegnare nulla, ma solo portare loro la mia testimonianza maturata in tanti anni, ormai, di impegno civile. Perchè di questo si tratta: di impegno civile. Sono un prete e per me è ovviamente importante questo. E’ il senso di quello che faccio. Ma il mio non è un impegno religioso o laico; è un impegno di civiltà e di responsabilità. Nei miei incontri dico sempre che subisco in maniera devastante il fascino di Gesù di Nazareth, uno dei più grandi ribelli che io abbia mai conosciuto. E lo dico con un sorriso grande. Perchè esistono leggi che vanno trasgredite per tutelare la cosa più importante: i diritti di tutti. Il rispetto della dignità umana. E nessuna legge mai ci deve costringere a schiacciare la dignità delle persone”.
Poi ha tenuto a sottolineare l’importanza della parola legalità e del ciclo di conferenze che è stato organizzato.
”La parola legalità– ha aggiunto- è importante ma rischia, tuttavia, di perdere la sua efficacia se abusata e non indirizzata al suo fine ultimo che è la giustizia. Esperienze come quella di Melfi, di incontro e confronto con gli studenti, permettono di alimentare la coscienza critica dei ragazzi che sono la speranza più grande per un Paese civile. E il fatto che non sia un incontro isolato, ma inserito in un ciclo di conferenze qualificato che induce alla riflessione è davvero una bella cosa”.
“E’ stata una lezione bellissima –ha concluso il dirigente scolastico Prospero Armentano- che ha scosso le nostre coscienze e il nostro concetto di legalità grazie alla testimonianza preziosa e profonda dell’illustre don Marcello Cozzi, di fronte alla quale sia i docenti che gli alunni sono rimasti profondamente colpiti”.