L’Italia segue l’esempio spagnolo: dalla prossima edizione la Supercoppa sarà una Final Four composta dai Campioni d’Italia, dalla seconda classificata e dalle due finaliste di Coppa Italia
Cambia tutto ancora una volta. D’altronde, il calcio si evolve e gli spettatori hanno un bisogno costante di novità.
La Lega ha preso la palla al balzo e, dopo aver introdotto il calendario asimmetrico per il campionato di Serie A nella passata stagione, ha deciso di intervenire forte anche sulla Supercoppa Italiana. Dall’edizione del 2023/24, infatti, l’evento non sarà più una partita unica ma una Final Four, proprio come il modello spagnolo.
La nuova Supercoppa Italiana: come funziona e chi partecipa
Fino ad oggi, la Supercoppa Italiana è sempre stata una finale secca tra la squadra vincitrice del campionato e quella che trionfa nell’edizione precedente della Coppa Italia. Beh, non sarà più così. Non il prossimo anno almeno.
Il presidente della Lega Lorenzo Casini, insieme ai suoi collaboratori, ha infatti ufficializzato che già da gennaio 2024 sarà in vigore il nuovo format. Una vera e propria Final Four a cui, oltre alle formazioni vincitrici di campionato e Coppa Italia, parteciperanno anche la seconda classificata in Serie Ae la finalista perdente del secondo torneo nazionale.
Alla luce di ciò, ha buone probabilità di riuscirci l’Inter di Simone Inzaghi, pienamente in corsa per il secondo posto in campionato dietro al Napoli ed in semifinale di Coppa Italia contro la Juventus: le basterà centrare uno dei due obiettivi per esser presente il prossimo anno alla Final Four. Secondo te ci riuscirà? Su Rabona Scommesse in Italia se ne parla già e le quote ballano.
E se invece una delle squadre che arriva in finale di Coppa Italia è anche una di quelle che chiude il campionato ai primi due posti? O addirittura, se le due finaliste del torneo nazionale sono anche prima e seconda in Serie A? Il regolamento dice che, qualora ce ne fosse bisogno, il quartetto delle squadre partecipanti alla Final Four sarà completato dalla terza – ed eventualmente dalla quarta – classificata in campionato.
Attenzione però: come anticipato, questo format non è definitivo. Dall’edizione del 2024/25, infatti, con l’avvento della nuova Champions League, la Lega rivaluterà il da farsi a seconda dei nuovi calendari e degli impegni delle squadre.
Una nuova idea dunque, ripresa dal modello già utilizzato in Spagna tra Liga e Coppa del Re, volta chiaramente ad aumentare l’interesse degli appassionati, oltre che gli introiti.
Supercoppa Italiana: dove si gioca e quali sono i guadagni
La Lega ha stretto un contratto ben definito con la delegazione calcistica dell’Arabia Saudita. D’altronde, non è la prima volta che le nostre squadre italiane disputano la finale di Supercoppa Italiana in Arabia.
Secondo gli accordi, le prossime due edizioni di Supercoppa Italiana si giocheranno nel paese che oggi può ammirare da vicino le gesta di Cristiano Ronaldo. Poi ci sarà una pausa per due anni, il 2026 ed il 2027, dove la Supercoppa Italiana si disputerà probabilmente in un altro paese straniero. In seguito, l’evento – qualsiasi sarà il suo format – tornerà proprio in Arabia Saudita per altre due edizioni, nel 2028 e nel 2029.
Questo nuovo progetto porterà ovviamente nuovi e maggiori guadagni a tutto il sistema calcio italiano. In totale, la prossima edizione della Supercoppa Italiana frutterà un’entrata di circa 26 milioni di euro. Di questi, ben 23 milioni saranno destinati alle 4 formazioni partecipanti, anche se non in parti uguali: 7 milioni di euro infatti andranno nelle tasche della squadra che solleverà il trofeo.
I restanti 3 milioni di euro circa – composti da diritti tv, diritti della manifestazione e pubblicità a bordo campo – saranno invece delle altre 16 squadre del campionato italiano che non saranno presenti in Arabia Saudita.
Una Supercoppa Italiana dunque più spettacolare, moderna e imprevedibile. Ma senz’altro anche più ricca.