I particolari tecnici dell’intervento di riqualificazione e restauro del teatro “Francesco Stabile” di Potenza sono stati illustrati ai giornalisti, stamani a Potenza, dal sindaco del capoluogo lucano, Mario Guarente, dall’assessore alla cultura Stefania D’Ottavio, dall’assessore all’urbanistica, Antonio Vigilante, e dall’architetto Prospero Di Nubila.
Si tratterà di un lavoro consistente per l’adeguamento dell’accessibilità generale, il restauro delle decorazioni, il ripristino delle finiture e aumento della durabilità delle componenti, il miglioramento dell’immagine di alcuni spazi e ambienti di servizio e l’inserimento di componenti tecnologiche di ultima generazione.
Gli ultimi lavori erano risalenti al 1990. Dal 20 aprile la struttura resterà chiusa al pubblico e il restauro si protrarrà fino alla fine del 2023″.
“Contiamo di riaprire il nuovo teatro a gennaio del 2024”, ha detto D’Ottavio che ha confermato l’importo degli interventi che è di 700 mila euro, rinvenienti dai fondi Iti Sviluppo Urbano città di Potenza-Po Fesr Basilicata 14-20.
Il restyling, che avverrà nel rispetto della storicità del teatro – è stato detto – la cui inaugurazione è datata 26 gennaio 1881 quando venne intitolato al maestro di musica potentino Francesco Stabile (1801-1860), prevede interventi consistenti in ogni singola area dal foyer alle gallerie, dove sarà posto un nuovo rivestimento e ripristinati marmi e cornici.
Sarà rimodernato il “Ridotto” con il rifacimento di pavimenti, rivestimenti e tinteggiature, saranno ristrutturati i camerini con pareti in cartongesso e controsoffittature e sarà previsto un nuovo palcoscenico mobile. Per la sala e i palchi è previsto, infine, l’intervento più massiccio che comprende anche il restauro dei dipinti in legno e dei decori, oltre alla sostituzione del tendaggio e di tutti i tessuti interni.
Di seguito report e foto presentazione lavori riqualificazione teatro stabile a Potenza
Presentato l’intervento di riqualificazione del teatro Stabile: sette mesi di lavori e una spesa di 750.000 euro. La descrizione del progetto è stata curata dall’architetto Prospero Di Nubila, che ha illustrato i diversi ambiti nei quali si interverrà, nell’incontro con la stampa tenutosi nel Palazzo della Cultura. A introdurre l’appuntamento con i giornalisti l’assessore alla Cultura Stefania D’Ottavio, che ha definito l’edificio che si affaccia su piazza Mario Pagano “punta di diamante della cultura a Potenza, rispetto alla quale è stata precisa intenzione di questa Amministrazione lavorare prima al contenuto e poi al contenitore. Si è deciso di operare, dopo l’ultimazione delle stagioni artistiche, e appuntamenti culturali di qualità, che hanno ottenuto un riscontro molto positivo, in termini di numeri e di critica, per andare a definire un percorso che sappia esaltare la storicità dello ‘Stabile’, ricordarne la genesi e l’evoluzione vissuta in quasi due secoli di vita, con azioni che interesseranno l’accessibilità per tutti, la valorizzazione di spazi oggi poco conosciuti, il miglioramento complessivo di impianti, interni ed esterni”. L’assessore all’Urbanistica Antonio Vigilante ha aggiunto come “ci si sia trovati ad affrontare, in fase di definizione, una serie di criticità di notevole entità e del tutto imprevedibili, dall’emergenza sanitaria legata al covid-19, all’incremento dei prezzi determinati dalla misura del ‘superbonus’, misura che avendo impegnato particolarmente i professionisti del settore, ha determinato anche la difficoltà di individuare a chi potesse essere affidato l’intervento, con addirittura tre gare andate deserte. Al termine sono stati individuati la ditta Carlucci, che può vantare già lavori nel settore della riqualificazione di teatri storici, avendo operato in tal senso in Abruzzo, e l’architetto Di Nubila, che ci consentiranno di mettere a frutto i 750.000 euro a disposizione, rivenienti dai fondi PO-FESR Basilicata 2014-2020, per consegnare a Potenza il suo gioiello, più bello di come ci appare oggi, anzi di far sì che sempre più persone possano ammirarlo e apprezzarlo anche oltre i confini regionali”. Riguardo ai fondi, il dirigente dell’ufficio ‘Autorità di Gestione Fesr 2014-2020’ Antonio Bernardo, presente all’incontro, si è soffermato sulle “criticità affrontate e superate, per uno degli interventi che meglio centra l’obiettivo dell’azione 6 C. 6.7.1 dell’asse 5 del PO FESR Basilicata 2014-2020, quello che attiene alla valorizzazione e al recupero dei grandi attrattori e di beni di particolare pregio architettonico e storico”. Di “restauro conservativo – ha parlato il Sindaco di Potenza Mario Guarente, che ha rimarcato con forza come si tratti “né di uno stravolgimento, né di una mortificazione della storia, come qualcuno, evidentemente senza conoscere il progetto, si è affrettato a prospettare. Piuttosto c’è la volontà di restituire la dignità che merita al nostro teatro, l’unico teatro storico della nostra regione, alla realizzazione del quale i potentini sono particolarmente legati sin dal suo sorgere, quando si accollarono parte dei debiti per la sua edificazione, sancendo un legame che ancora oggi rimane fortissimo. Andremo così ad apporre un ulteriore tassello a quel mosaico storico culturale che, dal momento del nostro insediamento, ci ha visto aprire il Palazzo della Cultura, intervenire sulla Galleria Civica e operare nel senso di una maggiore fruibilità per la Cappella dei Celestini, fruibilità anche per le persone con disabilità, che abbiamo voluto potesse essere messa al primo posto nella riqualificazione dello Stabile”. L’architetto Di Nubila, muovendo proprio dall’aspetto legato all’accessibilità e alla fruizione dei servizi e degli spazi da parte delle persone con disabilità ha introdotto la sua presentazione con una serie di schede del progetto esecutivo, attraverso le quali ha sottolineato gli ambiti di intervento ed evidenziato la situazione attuale e gli obiettivi che ci si è prefissati.
“Nel 1838 viene affidato l’incarico della progettazione dell’edificio all’ingegnere Gaetano De Giorgio. Il progetto viene approvato nel 1854 con le varianti degli architetti Antonio Ferrara e Gerardo Grippo e solo nel 1857 si ha la stesura del progetto definitivo e l’inizio dei lavori. La costruzione del teatro vede il succedersi di molteplici tecnici e appaltatori fino al 1878, anno in cui viene stilato il verbale di ultimazione dei lavori. Il 26 gennaio 1881 viene inaugurato il teatro cittadino con l’intitolazione al maestro di musica potentino Francesco Stabile (1801-1860) e nel 1884 viene eseguito il collaudo dell’opera da parte dell’ingegnere Grippo. La scarsa manutenzione del teatro agli inizi degli anni ’60 del XX secolo porta l’Amministrazione comunale a prevedere nel PRG del 1966 la demolizione di tutto l’isolato, teatro compreso. Solo con l’imposizione del vincolo monumentale da parte del Ministero della Pubblica Istruzione nel 1974 si iniziano a prevedere dei lavori adeguati di restauro a cura dell’architetto Dante Maggio e dell’ingegnere Franco Gigli con la riapertura definitiva il 29 marzo 1990.
Il progetto che andremo a realizzare seguirà alcune direttrici: restauro delle decorazioni, ripristino delle finiture, aumentando la durabilità di alcune componenti, adeguamento dell’accessibilità generale del sistema degli spazi, miglioramento dell’immagine di alcuni spazi e ambienti di servizio, inserimento di alcune componenti tecnologiche per migliorarne l’uso.
A cominciare dal foyer sarà ridefinito il sistema di accessibilità che consente di raggiungere l’ascensore, che sarà adeguato al trasporto di persone in carrozzina. Sarà utilizzato in tutto il foyer esclusivamente il marmo ‘Carrara’. Tinteggiatura degli ambienti, rilevigatura dei pavimenti, particolare attenzione ai fregi, faranno parte delle azioni che si andranno a condurre. All’interno della sala principale si procederà al restauro della decorazione lignea a effetto marmoreo del parapetto del primo ordine dei palchi, unitamente ai sovrastanti pilastrini divisori, e dell’arco scenico. Per migliorare l’accessibilità al Teatro è stato previsto l’accesso contemporaneo ad almeno tre sedie a ruote ai palchi, su specifica richiesta dell’Amministrazione, constatato come la normativa ne ritenga sufficienti due, per la capienza dello Stabile.
Per i palchi si prevedono vari interventi di sostituzione della tappezzerie in damasco e delle parti sommitali dei parapetti in velluto. Sarà realizzato uno spazio regia sulla destra dell’ingresso principale della sala, collegato con il palco centrale posto al Secondo ordine, per effettuare riprese video.
Nelle gallerie di servizio ai palchi dei 3 ordini e del loggione sarà sostituita la moquette, sempre con materiale fonoassorbente e ignifugo, sarà sostituita anche la tappezzeria alle pareti e le cornici di legno poste in opera sulla tappezzeria, rimosso e rieseguito lo stucco veneziano presente. Interventi sull’impianto elettrico.
Sostituito il sipario, sul retro del palcoscenico, in prossimità dell’ingresso di servizio, sarà installata un piattaforma elevatrice per consentire un più facile trasporto dei materiali di scena dalla quota esterna della strada a quella del palcoscenico. Saranno riqualificati i servizi igienici esistenti. Per i camerini si procederà a un ripristino delle finiture, una nuova illuminazione, la sostituzione delle porte e nuovi arredi. Sarà recuperato un vano, oggi chiuso, per realizzare un ambiente di servizio per il personale delle pulizie.
Nel ‘Ridotto’ saranno ripristinate e adeguate le finiture, sarà reso accessibile alle persone con disabilità motoria grazie all’adeguamento dell’ascensore e alla modifica dell’ingresso alla Sala, attraverso la realizzazione di una rampa gradonata. Sarà eseguita la sostituzione della pavimentazione e del rivestimento a parete. Interventi sull’illuminazione e di realizzazione di un nuovo impianto audio/video. Si provvederà a rendere agibile i servizi igienici a persone in carrozzina.
Nella ‘Sala degli Specchi’ e nel corridoio adiacente verranno restaurate le pannellature lignee verniciate e riprese le decorazioni dorate. Anche le porte saranno restaurate e i vetri attuali sostituiti con nuovi di sicurezza. Ritinteggiatura per la volta a botte lunettata e sostituzione delle sedie in stile Luigi XVI più rovinate con altre dotate dello stesso tessuto. Anche a questo livello, raggiungibile dalle persone con disabilità grazie al nuovo ascensore, prevista l’adeguamento di un servizio igienico alle esigenze delle persone con disabilità.
Sull’esterno si procederà al ripristino, sul prospetto di piazza Pagano, la soluzione riguardo a problemi di infiltrazione e alcune tegole smosse, saranno ritinteggiate le parti di facciata interessate. Il prospetto su vico Stabile sarà invece integralmente ritinteggiato, così come, nelle gallerie laterali, lo zoccolo di attacco a terra. Tutti gli infissi esterni in legno saranno sottoposti a una generale opera di manutenzione. Su piazza Pagano sarà rivista l’illuminazione, con l’inserimento di corpi illuminanti a led”.