Filctem Cgil e Uiltec Uil: Silenzio assordante da parte della Regione Basilicata in merito alle evidenti criticità del servizio idrico integrato. La Regione ci convochi subito altrimenti sarà mobilitazione. Di seguito la nota integrale.
“Assistiamo all’evidente sottovalutazione da parte della Giunta Bardi della problematica riguardante la gestione del Servizio Idrico Integrato di Basilicata, in concessione ad Acquedotto Lucano S.p.A”. È quanto affermano i segretari generali della Filctem – CGIL e della Uiltec – UIL Francesco Iannielli e Giuseppe Martino unitamente ai componenti della rsu aziendale delle rispettive sigle sindacali.
“Alla nostra – continuano Iannielli e Martino – si è aggiunta la richiesta di apertura di un confronto alla presenza del “socio di riferimento” da parte delle segreterie Confederali di CGIL, CISL e UIL, per dare risposta a una semplice domanda: cosa intende fare la politica lucana di Acquedotto Lucano?
Nel registrare l’assenza di una visione strategica capace di preservare e valorizzare al meglio la risorsa naturale più importante per la Basilicata e non solo, riteniamo inaccettabile una tale sottovalutazione da parte di chi ci governa e dovrebbe mettere al primo posto la salvaguardia e l’interesse di tutto il popolo lucano.
Abbiamo l’impressione che le stesse convinzioni di chi ci ha proposto un piano di risanamento e rilancio che, lo ricordiamo, avrebbe dovuto traghettare il servizio verso una gestione industriale sostenibile dal punto di vista organizzativo e, soprattutto, finanziario, stiano vacillando clamorosamente.
È utile e doveroso da parte nostra ricordare al Governatore Bardi e alla sua Giunta che in assenza di una pronta convocazione saremo costretti a mettere in campo, nostro malgrado, quanto da noi annunciato nell’ambito dell’attuale stato di agitazione dei lavoratori di Acquedotto Lucano, ossia l’apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalle norme che regolano il diritto di sciopero nei settori dei servizi pubblici essenziali, e la conseguente azione di sciopero che determinerà ripercussioni ancora più importanti sulla tenuta e la qualità del servizio alla comunità.
Sarebbe dunque imperdonabile – concludono Iannielli e Martino – il perdurare di tale mancanza di senso di responsabilità da parte della politica lucana. Noi, lo ribadiamo, siamo disponibili al confronto nell’interesse di tutti”.