Con 80 siti aperti si celebra anche in Basilicata nella giornata di sabato 25 marzo 2023 la prima delle due Giornate FAI di Primavera in Basilicata, iniziativa che si concluderà domenica 26 marzo.
Di seguito la scheda delle Giornate Fai di Primavare con gli 80 siti disponibili in Basilicata e le modalità per la visita.
Le Giornate FAI di Primavera, giunte quest’anno alla 31^ edizione, si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Si avvale anche della collaborazione del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della Difesa e delle Forze armate che, durante le Giornate FAI di Primavera, concedono l’apertura straordinaria di alcuni loro luoghi simbolo; dell’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento; della Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata e per aver concesso in questa occasione l’apertura di propri beni.
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”,il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31^ edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai Volontari della Fondazione,tesori di storia, arte e natura in tutta Italia convisite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti(elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).
Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di Volontari del FAI, affiancati da altrettanti Studenti delle Scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di Istituzioni, Associazioni, Enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti. Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio diluoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi.
«In questi 31 anni di esistenza – sostiene il Presidente del FAI, Marco Magnifico –le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano».
Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art. 143, c. 3, lett. a), DPR 917/86 e art. 2. c. 2. D. Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento– a questi ultimi sarà destinata la riduzione di 10 euro su tutte le quote; ad esempio, l’iscrizione individuale sarà a 29 euro anziché 39 – potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Inoltre, fino al 2 aprile 2023 si potrà sostenere la missione del FAI donando con un SMS o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da TWT, Convergenze, PosteMobile.
Dichiarazione della Presidente Regionale FAI della Basilicata, Rosalba Demetrio
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
L’art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana, con gli artt. 41, 44 e 118, ispira le azioni concrete del FAI.
Negli ultimi anni la nostra Fondazione ha sempre più posto al centro del proprio impegno l’Ambiente, inteso come tutto ciò che è intorno a noi e tutto attraversa in quanto contesto, e ha scelto di ritornare alla denominazione originaria di Fondo per l’Ambiente Italiano. La preposizione “per” non è casuale. Esprime la finalità per cui nel 1975 la Fondazione è nata, occupandosi dell’Ambiente come intreccio indissolubile tra Natura e Storia.
In questa XXXI edizione delle Giornate FAI di Primavera la Basilicata si racconta attraverso 80 aperture straordinarie proposte dalle cinque Delegazioni territoriali e dai Gruppi con il coordinamento della Presidenza Regionale FAI Basilicata e naturalmente dal Bene FAI Casa Noha. Un’opera di valorizzazione immensa, attuata grazie al coinvolgimento dei Volontari FAI attivi in Basilicata, delle Scuole, dei Comuni aderenti, delle Istituzioni civili ed ecclesiastiche e dei Privati che rendono possibile il grande evento nazionale anche nella nostra Regione.
I paesaggi modellati dalle comunità nei tempi lunghi della Preistoria e della Storia e rappresentati attraverso le opere dei pittori e scultori, degli scrittori, degli architetti e urbanisti, dalla mano e dalla mente dell’Uomo, sono il contesto delle nostre 80 aperture straordinarie che parlano di archeologia, architettura, agricoltura, arte e natura, ricerca e innovazione tecnologica applicata ai grandi temi ambientali su cui il FAI ha impostato le ultime grandi campagne: suolo, acqua, clima, biodiversità. Dalla storia dei palazzi a quella delle chiese, dai borghi immersi nel paesaggio urbano e rurale ai siti archeologici, dalle alture dell’Appennino lucano alle coste ionica e tirrenica, quasi ogni angolo della Basilicata è stato esplorato. È il patrimonio culturale di grande complessità e bellezza che in questa edizione ci proponiamo di far conoscere e valorizzare. È la nostra identità. È l’intreccio della nostra Storia e della nostra Natura”.
La Basilicata propone 80 aperture straordinarie promosse dalle Delegazioni e dai Gruppi di Volontari attivi.
DELEGAZIONE DI MATERA – Capo Delegazione Beatrice Volpe
Per la prima volta la Delegazione propone un intero borgo, Irsina, centro ricchissimo di tesori artistici, alcuni dei quali nascosti, come l’affresco del Cristo scoperto in un’abitazione, in precedenza Chiesa di San Nicola dei Poveri.
Montescaglioso offre un itinerario sulle vie del sacro, con chiese, conventi e un antico ospedale, tutti posti sulla Francigena meridionale.
Matera riscopre la propria ruralità, attraverso tre masserie dalle caratteristiche completamente diverse e dallastoria complessa e avvincente. Non mancano leggende e misteri.
Nei Sassi ci sono altre tracce del passato contadino della città. Nel Caveoso un vicinato ospita una galleria d’arte. Nel Barisano, un insieme di case scavate è diventato un piccolo museo, dedicato al mare che nel Pleistocene copriva questo territorio.
Il frantoio De Miccolis Motta esporrà, negli ampi spazi ipogei, piatti elaborati sulla base della tradizione agricola lucana.
Alla borghesia materana fin de siècle è dedicata la visita a Palazzo Manfredi, in un percorso arricchito da musica, danze e recitazione.
Un’altra magione storica, palazzo Ferraù Giudicepietro ora Bernardini, permetterà un’immersione nel mito,attraverso gli affreschi nelle varie sale e i pannelli che raccontano la scultura classica, fonte ispiratrice di Canova, Rodin e Wildt.
Concludiamo con uno sguardo al domani, attraverso l’Open Space di Palazzo dell’Annunziata dell’Azienda di Promozione Territoriale,per raccontare i primi 30 anni dall’inserimento tra i siti Unesco dei Sassi e del Parco delle Chiese Rupestri, con i conseguenti effetti sullo sviluppo turistico. E ancora la Space Academy, museo a alta tecnologia dedicato allo spazio
PALAZZO DEL MITO (Palazzo Ferraù Giudicepietro, oggi Bernardini)
PALAZZO DELL’ ANNUNZIATA: MATERA, 30 ANNI DI UNESCO
MASSERIA MANDOLALENA
SANTA LUCIA E SUOI MISTERI (MASSERIA SANTA LUCIA)
CAMPO RIGENERA LA FIORITA: LE RADICI DI UN SOGNO
IPOGEI MOTTA
LEGA NAVALE SASSI DI MATERA
INVITO A PALAZZO (PALAZZO MANFREDI)
NELLE GROTTE DELL’ARTE: GLI SPAZI SOTTO L’IDRIS (GALLERIA MOMART)
SOTTO LE STELLE DI MATERA – PARCO A TEMA SULLO SPAZIO (SPARKME SPACE ACADEMY)
IRSINA
SAN NICOLA DEI POVERI: L’AFFRESCO RITROVATO
IRSINA: IL BORGO RACCONTA
MONTESCAGLIOSO
CHIESA DI SANTA MARIA IN PLATEA
EX CHIESA DI SANTA CROCE
CONVENTO DEI FRATI CAPPUCCINI
CHIESA DI SANT’AGOSTINO
CHIESA DI SAN ROCCO PELLEGRINO
CHIESA E CONVENTO DELLA SS. CONCEZIONE
CHIESA DI SS. PIETRO E PAOLO (CHIESA MADRE)
HOSPITALE DELLA SS.ANNUNZIATA E LA FRANCIGENA DEL SUD
GRUPPO FERRANDINA – Capo Gruppo Vincenzo D’Aloia
«Curiamo il paesaggio, coltivandolo. Il ruolo della civiltà rurale nella tutela e per lo sviluppo».
Su queste linee guida, che il FAI Fondo per l’Ambiente Italiano ha tracciato nel XXVII Convegno Nazionale a Viterbo, il Gruppo FAI di Ferrandina della Delegazione FAI di Matera guidata da Beatrice Volpe e il coordinamento della Presidente FAI della Basilicata Prof.ssa Rosalba Demetrio, con i Volontari dei paesi afferenti: Grottole, Miglionico Pomarico e Salandra, si muove nelle Giornate FAI di Primavera 2023.
Con la Chiesa di Santa Maria Maggiore di Grottole, il Convento di S. Francesco, la Conceria delle pelli e il Fossato del Castello di Miglionico, insieme all’Arte di Gennaro Scandiffio a Pomarico e la Cappella rurale della Madonna dei Mali a Ferrandina, il Gruppo procede ancora una volta, nella ricerca di quel connubio indivisibile tra Arte, Storia, Paesaggio e Acqua, in quel profondo legame che produce nel territorio molteplici forme di “vita e biodiversità”.
CAPPELLA RURALE DELLA MADONNA DEI MALI (Ferrandina)
CHIESA MADRE SANTA MARIA MAGGIORE (Grottole)
CASTELLO DEL MALCONSIGLIO (Miglionico)
CONVENTO DI SAN FRANCESCO D’ASSISI (Miglionico)
LA PITTURA DI GENNARO SCANDIFFIO (Pomarico)
DELEGAZIONE DI POTENZA – Capo Delegazione Angela Malaspina
La Delegazione di Potenza propone 12 aperture, che comprendono elementi significativi del patrimonio storico e artistico, palazzi, monasteri, chiese e castelli. Si tratta di edifici che costituiscono parte integrante del paesaggio architettonico locale, luoghi che spesso sono sotto i nostri occhi tutti i giorni e a cui lo sguardo si è in un certo senso assuefatto.
Sono tuttavia dei luoghi che esprimono un forte legame con il contesto sociale di riferimento, con consuetudini religiose e popolari, con l’evoluzione storica ed urbanistica dei luoghi.
Il filo conduttore che ha portato alla elaborazione dell’itinerario proposto dalla Delegazione è stato quello di evidenziare in tali strutture, sia quelle più rilevanti per dimensione e per importanza, che quelle minori e meno note, questo importante legame.
A Potenza continuiamo il percorso, già iniziato con Palazzo Loffredo nelle Giornate di Autunno, per approfondire la conoscenza del centro storico, e lo faremo con gli Apprendisti Ciceroni di due Licei cittadini, il Liceo Classico Orazio Flacco e il Liceo Scientifico Galileo Galilei.
Racconteremo IL SALOTTO DELLA CITTA’: PIAZZA PAGANO E TEATRO STABILE. Il teatro, voluto dai suoi stessi abitanti è, insieme a Piazza Mario Pagano, un luogo fortemente identitario della città capoluogo e concentra rilevanti palazzi istituzionali. La visita descriverà l’evoluzione urbanistica e architettonica di Piazza Mario Pagano e del Teatro Stabile, edificato nel 1857 ed inaugurato nel 1881, in occasione della visita del Re Umberto I. Si percorrerà la storia della Piazza dal 1806 fino alla risistemazione di Gae Aulenti.
Il Monastero di San Luca, con la omonima Porta, ha avuto un ruolo importante nello sviluppo urbanistico dell’area in cui insiste. Il Monastero, la cui esistenza è attestata fin dal 1271, in origine ospitò le suore benedettine, successivamente fu assegnato alle Clarisse, per essere soppresso il 17 febbraio 1871. L’edificio fu adibito a Caserma dei Carabinieri per decreto di Carlo Alberto nel 1814.
La chiesa di Sant’Antuono Abate a Sasso di Castalda, antico riferimento religioso per la benedizione degli armenti, la chiesa di San Vincenzo Ferreri a Bella, dedicata alla preghiera finalizzata alla purgazione delle anime dei morti, la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Savoia di Lucania, il cui culto si fonda su antichi riti pagani etnobotanici.
Un grande attrattore è Il Castello di Brindisi di Montagna, antica roccaforte difensiva cheha dominato dai tempi di Federico II la storia del suo territorio e dei suoi abitanti.
A Laurenzana si propone una passeggiata nel Borgo, per ammirare i palazzi delle famiglie importanti, case in pietra, archi e sottopassaggi.
A Moliterno si visiterà Palazzo Racioppi, antica sede di un Pio Monte di Pietà, denominato dell’Annunziata, con annesso Ospedale per i poveri, approvato nel 1595 con Bolla papale.
A Muro Lucano si propone il Palazzo della Società Operaia del Mutuo Soccorso, fondata nel 1877 da 41 cittadini di Muro Lucano, allo scopo di promuovere lo sviluppo delle attività economiche, la moralità, l’aiuto reciproco tra gli operai.
La Villa Romana di Barricelle, prezioso recente ritrovamento archeologico, ci riporta pure ad una storia minore, legata alla usanza, nel I sec. a.C., di ricche famiglie aristocratiche di costruire delle ville in campagna, al centro dei latifondi, per facilitare il controllo e la gestione delle proprietà fondiarie.
Castronuovo Sant’Andrea, piccolo borgo remoto, continua a sorprenderci con le sue belle mostre. Il MIG ospiterà una mostra di assoluto rilievo: “José Ortega e Castronuovo di Sant’Andrea”, che riassume la lunga amicizia dell’artista con lo storico dell’arte Giuseppe Appella.
E infine Tito, una nuova apertura, dal nome suggestivo, Dalle Carte all’Arte: Le Vie Della Conoscenza, un itinerario che lega elementi diversi ma convergenti: la visita parte dal Fondo Carlo Alianello, che raccoglie le testimonianze letterarie e di vita di Carlo Alianello, di origini titesi, e il Chiostro del Convento Sant’Antonio da Padova, affrescato dalla scuola dei Todisco e del Pietrafesa.
Si tratta nell’insieme di un patrimonio immobiliare di rilevante importanza, espressione dell’intimo legame del territorio con il suo popolo.
BELLA – CHIESA DI SAN VINCENZO FERRERI
BRINDISI DI MONTAGNA- Il castello di Brindisi di montagna
Castronuovo Sant’Andrea-JOSÉ ORTEGA E CASTRONUOVO DI SANT’ANDREA 1966-1989
LAURENZANA-PERCORSO NELLA CONOSCENZA, I PALAZZI STORICI DEL BORGO
MARSICOVETERE –Villa Romana
Lungo la riva sinistra dell’Agri, a 20 chilometri da Grumentum, sorge la villa romana di Barricelle, individuata
MOLITERNO- PALAZZO RACIOPPI E CHIESA DELL’ANNUNZIATA
MURO LUCANO – PALAZZO DELLA SOCIETÀ OPERAIA E MOSTRA FOTOGRAFICA
POTENZA –IL SALOTTO DELLA CITTA’: PIAZZA PAGANO E TEATRO STABILE
POTENZA – MONASTERO E PORTA SAN LUCA: DA LUOGO DI CULTO A CASERMA
Sasso di Castalda – CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE O SANT’ANTUONO
Savoia di Lucania-LA CHIESA DI SANTA MARIA: TRADIZIONE ED ETNOBOTANICA
TITO – DALLE CARTE ALL’ARTE: LE VIE DELLA CONOSCENZA
GRUPPO LAGONEGRESE – POLLINO
CAPPELLA SAN LEONARDO, CASTELLUCCIO SUPERIORE
MADONNA DI COSTANTINOPOLI, CASTELLUCCIO SUPERIORE
CHIESA MADRE S. MARGHERITA V.M., CASTELLUCCIO SUPERIORE
PALAZZO MARANGONI – MUSEO DEL PATRIMONIO CULTURALE, LAURIA
LE PICCOLE GEMME DEL BORGO E LO SPLENDORE DEL CASTELLO, MARATEA
CHIESA DI SAN NICOLA E CRIPTA, RIVELLO
CHIESA DI SANTA BARBARA,RIVELLO
COMPLESSO MONUMENTALE SANT’ANTONIO, RIVELLO
LA RAMIERA, NEMOLI
DELEGAZIONE FAI DELLA COSTA JONICA – Capo Delegazione Franca Digiorgio
L’evento che ci accingiamo ad offrire, oltre ad una festa di piazza, sarà anche una preziosa occasione per spiegare, attraverso l’attenta scelta dei luoghi e la narrazione che ne verrà fatta, la visione culturale della Fondazione presentata ogni anno in occasione del Convegno Nazionale FAI che si è tenuto a febbraio. Il Convegno di quest’anno, giunto alla XXVII edizione, è stato come sempre incentrato su un tema di grande attualità per il FAI, per cui dopo l’Ambiente e il Paesaggio: l’Agricoltura. Così, come Delegazione FAI della Costa Jonica, che copre tutto il territorio del Metapontino, coordinando le attività dei 12 Comuni afferenti (Bernalda, Pisticci, Scanzano, Policoro, Rotondella, Nova Siri, San Giorgio L., Valsinni, Colobraro, Tursi, Montalbano J. e Craco), consideriamo la trilogia Ambiente, Paesaggio e Agricoltura la connotazione identitaria del nostro territorio. In tal senso è orientato l’impegno della Delegazione per il paesaggio, che nel Metapontino specialmente, oltre ad essere paesaggio rurale è un’opera d’arte collettiva, frutto del lavoro di generazioni che lo hanno modellato, e anche trasformato, e perciò testimonianza preziosa della nostra storia e della nostra cultura. Per non rischiare di compromettere questo patrimonio servono regole condivise, competenze aggiornate, procedure e strumenti efficaci a servizio di una tutela che non vieta, ma orienta e accompagna lo sviluppo. Per l’occasione, la Delegazione FAI della Costa Jonica, promuove una immersione rigenerante quasi terapeutica nel variegato paesaggio jonico lucano. Ripercorrendo sì le tracce evolutive della storia negli scorci paesaggistici dell’Arco Jonico Metapontino e, nel contempo, promuovere un patrimonio culturale “originale”, che si allontana dall’immagine tradizionale, ma che rientra appieno nello spirito educativo della missione del FAI, sottolineando la trasformazione, di cui l’uomo è protagonista e responsabile, proponendo i principi di sviluppo ed innovazione che hanno determinato l’evoluzione storica e produttiva del nostro territorio, con l’individuazione di aperture “bandiera”. In tale ottica, ci è sembrato importante offrire un tour nel nostro variegato paesaggio rurale, focalizzando l’attenzione su tre punti cardine dell’agricoltura del Metapontino: la produzione, l’innovazione e la ricerca. Pertanto, dopo una suggestiva immersione nei tunnel di fragole, l’eccellenza metapontina, a Scanzano J., si potrà proseguire alla scoperta della vera ESSENZA Lucano a Pisticci Scalo, dove il Museo che sorge nell’antica fabbrica dell’Amaro Lucano apre le porte ai visitatori del FAI ed in via eccezionale dopo un percorso esperienziale dai giardini alle camere olfattive offrirà l’anteprima della Bottaia, sala con 36 botti di prossima apertura. A Bernalda poi si potrà visitare la prima fattoria sportiva d’Italia, una tenuta vitivinicola, dove una pista off-road si snoda tra vigneti e uliveti per corsa a piedi e bike cross, oltre a spazi attrezzati per atletica e arti marziali. Proseguendo per Metaponto, si può raggiungere il Centro Sperimentale Metapontum Agrobios, un centro di eccellenza della Ricerca in campo biotecnologico. Le aperture proseguono per tutta la Costa Jonica in 10 Comuni offrendo paesaggi variegati, costieri, collinari e rurali, dai trekking urbani nei borghi di Rotondella, Valsinni e della Rabatana di Tursi alle preminenze storiche, architettoniche e culturali.
BERNALDA e METAPONTO
Centro Ricerca Sperimentale Agrobios – Pantanello
Tempio di Hera, già cattedra di Pitagora in Megale Ellas
Fattoria Sportiva Mastrangelo
PISTICCI
Colonia confinaria di Bosco Salice
Alla scoperta della vera Essenza Lucano
CRACO
La chiesetta della Madonna della Stella
MONTALBANO J.
Archivio Storico e Libraria Società Operaia di Mutuo Soccorso
SCANZANO J.
Il Tunnel di Fragole
La Torre del Faro
POLICORO
I Luoghi della Riforma Fondiaria
Il Palazzo Baronale
I luoghi di Heraclea: Museo della Siritide e Parco Archeologico
TURSI
Le vie dell’acqua
NOVA SIRI
Le vasche di Sant’ Alessio
ROTONDELLA
Alla scoperta del borgo di Rotondella
VALSINNI
ALLA SCOPERTA DI STORIE, MITI E PERSONAGGI DI VALSINNI
DELEGAZIONE DI TRICARICO E DELLA LUCANIA INTERNA – Capo Delegazione Sabrina Lauria
ELENCO APERTURE
TRICARICO
I luoghi di Rocco Scotellaro
ACCETTURA
Museo dei culti arborei
ALIANO
Alianello e i calanchi
CAMPOMAGGIORE
Ruderi di Campomaggiore vecchio, la citta dell’Utopia
GARAGUSO
Palazzo Moles
GORGOGLIONE
Il sentiero delle fornaci
GRASSANO
Gli affreschi del convento del Carmine
Cappella Abbatangelo
PIETRAPERTOSA
Convento e Chiesa di San Francesco
STIGLIANO
Taverna dell’Acinello sul torrente Sauro
La Delegazione FAI di Tricarico e della Lucania interna per le Giornate FAI di Primavera 2023 focalizza l’attenzione su specifici ambiti tematici.
Tema del patrimonio immateriale – Raccontare la figura di un “uomo illustre” attraverso i luoghi
Tricarico comeanteprima delle iniziative per il Centenario della nascita diRocco Scotellarodedica le aperture delle Giornate FAI di Primavera 2023 ai Luoghi di Rocco Scotellaro proponendo il “Parco della poesia di Scotellaro”, già candidato come luogo del cuore.
Un itinerario di visita per le vie del borgo nei luoghi di Scotellaro, dal piazzale di Santa Croce, dominato dalla torre normanna e dal castello, alla casa del poeta nel quartiere Monte, normalmente chiusa, dal Centro di documentazione alla piazza centrale del paese, fino ai quartieri arabi della Rabata e della Saracena, accompagnati dalla poesia e dalla prosa, da ricostruzioni storiche, musiche e narrazioni. Scotellaro ebbe intensi rapporti con Carlo Levi, Adriano Olivetti e Manlio Rossi Doria, la sua figura sollecitò l’attenzione di antropologi, sociologi, architetti, fotografi di fama internazionale che ancora oggi continuano ad attualizzarne il messaggio. Un’occasione di conoscenza e approfondimento del Borgo e del “Sindaco – poeta della liberta contadina” in una modalità inconsueta e immersiva.
Tema del patrimonio immateriale – Riti e tradizioni
Ad Accettura, immersi nel Borgo all’interno del Parco Regionale di Gallipoli Cognato e delle Dolomiti lucane, si potrà visitare il Museo dei culti arborei che svolge anche l’attività di centro visite. La struttura è stata inaugurata nel 2005 e raccoglie l’eredità del prof. Giovanni Battista Bronzini e dell’antropologo Ferdinando Mirizzi. Il Museo possiede anche una biblioteca fornita di testi sui culti arborei in Italia e in Europa e una videoteca con filmati sulle feste del Maggio.
Tema storico-naturalistico con percorsi extraurbani che coniugano il racconto storico con il valore ambientale e il contesto paesaggistico.
Ad Alianello, un piccolo borgo abbandonato scelto, come ormai molti luoghi lucani, come set cinematografico per alcune scene della fiction “Imma Tataranni” si propone una escursione tra i calanchi che lo circondano, una distesa di dune d’argilla che si perdono a vista d’occhio.
A Campomaggiore, la “Città dell’Utopia”, un esempio di “politica sociale” illuminata. Si potranno osservare i ruderi del palazzo baronale e della chiesa, l’impianto dell’antico dell’insediamento, le installazioni artistiche, in uno scenario quasi irreale, circondato da montagne e fitti boschi e da una natura incontaminata.
A Stigliano, un itinerario insolito e inedito tra le antiche taverne disseminate nel territorio, la taverna di Acinello,col mulino ad acqua adiacente che vide ferocemente scontrarsi, nella piana sottostante, i briganti di Crocco e l’esercito unitario. Prossima al torrente Sauro, essa è tornata a rivivere, in un appassionante romanzo.
A Gorgoglione uno slow walking nell’itinerario che parte dal centro storico e arriva alle antiche fornaci. I partecipanti potranno godere della bellissima vista sulla fiumarella di Gorgoglione e trascorrere del tempo tra secolari piante di ulivo.
Tema arte e architettura con percorsiall’interno dei Borghi.
A Grassano si riscoprono antichi affreschi, recentementi restaurati, nell’antico Convento del Carmine oggi sede del Municipio. Due preziose e curiose opere pittoriche, affreschi settecenteschi di anonimo pittore di scuola napoletana che offrono all’occhio dell’occasionale visitatore interessanti rimandi allegorici legati all’arte sacra, alla vita tradizionale delle genti lucane e alle mode del vestire e del mangiare dell’Italia del Sud e della città melitense di Grassano.
Altra apertura inedita offre la storia della misteriosa Cappella Abbatangelo, legata a numerose leggende come quella del “munachicchio” che spaventava i viaggiatori e di una antica maledizione.
A Garaguso scopriremo un’antica dimora storica, recuperata per amore e per passione dai proprietari, una scommessa in un borgo così piccolo che ci permette di visitare le sale e le cantine del PALAZZO MOLES, conoscere le origini della famiglia, ascoltare storie di comandanti, nobili medici e briganti. Un cammino a ritroso dai giorni nostri al 1700, in relazione con la storia del paese, cultura e tradizioni.
A Pietrapertosa ammireremo l’antica Chiesa e Convento di San Francesco con pregevoli opere d’arte, è l’occasione per ospitare una mostra fotografica di Rocco Giorgio sulla transumanza per un immediato rimando al contesto paesaggistico che possiamo ammirare dal belvedere del convento.
DELEGAZIONE VULTURE MELFESE E ALTO BRADANO – Capo Delegazione Paola D’Antonio
Le Giornate FAI di Primavera 2023 nella Delegazione Vulture Melfese Alto Bradano saranno caratterizzate da una interessante apertura che è quella della Chiesa SS Annunziata di Genzano di Lucania, Luogo del Cuore più votato della Basilicata! I visitatori saranno incuriositi e ammirati dalla bellezza della Chiesa, con il suo portale cinquecentesco e la cromia tardo barocca dell’apparato decorativo interno, dal fascino misterioso degli ambienti del Monastero clariano piu’ antico della Basilicata e dalla suggestività del paesaggio circostante. Sempre nel Vulture, i Volontari FAI promuoveranno le visite del Museo Diocesano e laCattedrale di Melfi, con la possibilità inoltre di percorrere il percorso della Via Crucis che conduce alla Chiesa dei Cappuccini con annesso Convento e con statua che raffigura Papa Urbano II venuto a Melfi nel 1089 per il III Concilio e nella parte sottostante sono raffigurati Roberto il Guiscardo ed i papi Onorio III, Innocenzo II, Pasquale II, Gregorio II, Alessandro II, Niccolò II, S. Leone IX e Giovanni Paolo II con tutte le date dei vari Concili tenuti a Melfi.
E per concludere due interessanti percorsi che restituiscono l’immagine dei territori bucolici della Delegazione, caratterizzati da percorsi naturalistici straordinari e luoghi di produzioni tipiche di alto valore; si tratta del Percorso all’interno del Borgo antico di Ginestra con l’accesso alla Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, alla Chiesa Madre di San Nicola Vescovo, al Palazzo Allamprese, al delizioso borgo tra stradine e vicoli con duplice denominazione italiana e arbëreshë,
Altro nel Comune di Rapolla, con apertura e visita alla Cattedrale, alla Torre dell’orologio, alla Chiesa di Santa Lucia; dalla Chiesa di San Biagio alla Chiesetta, della Madonna della Stella, all’Albero del Tiglio, fino alParco Urbano delle Cantine.
Promozioni che mettono in luce la multifunzionalità storica, paesaggistica e produttiva dei nostri territori!
GINESTRA, UN PICCOLO BORGO DALLA GRANDE ANIMA
CHIESA E MONASTERO DI S. MARIA ANNUNZIATA, GENZANO DI LUCANIA
MUSEO DIOCESANO, MELFI
CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA, MELFI
CHIESA DEI CAPPUCCINI E CONVENTO, MELFI
PROFUMI E SAPORI NEL PARCO URBANO DELLE CANTINE DI RAPOLLA
APERTURE A CURA DI CASA NOHA
Prenota su www.giornatefai.it
CASA NOHA – Bene del FAI in Recinto Cavone, 9 – Matera
I SASSI INVISIBILI
A due passi dal Duomo, sulla Civita di Matera, Casa Noha si propone al visitatore come “porta d’ingresso” alla città, ripercorrendone la storia grazie a un innovativo progetto di comunicazione.
Con la sua struttura in tufo, i soffitti a volta, i delicati intagli e le cornici, l’edificio rappresenta un esempio di architettura privata dei Sassi, costruita dalla famiglia nobile De Noha alla fine del 1400.
Per volontà degli eredi, innamorati della loro terra e desiderosi di condividerne la storia e la bellezza con tutta la collettività, la Casa è stata donata al FAI nel 2004. In sintonia con questa giusta aspirazione, la Fondazione ha realizzato un accurato restauro conservativo e ha progettato un inedito e avvincente viaggio multimediale che narra il territorio da diverse prospettive: dall’architettura alla storia dell’arte, dall’archeologia alla storia del cinema.
Un inedito e coinvolgente video – “I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera” – ideato da Giovanni Carrada con il coordinamento scientifico di Rosalba Demetrio e proiettato sulle pareti delle stanze, che offre al visitatore una ricostruzione completa della storia della città dalle origini a oggi.
Orari di apertura
Sabato 25 Marzo dalle 10 alle 18, Domenica 26 Marzo dalle 10 alle 17
Visite ogni 40 min.
Prenotazione consigliata
INGRESSO A CONTRIBUTO MINIMO SUGGERITO 4€
EVENTO ESTERNO AL BENE
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA!
Prenota su www.giornatefai.it
MATERA E IL CINEMA
Tour – Matera e il cinema
Il paesaggio immutato nel tempo, che fa di Matera una città unica al mondo, ha attratto ed ispirato registi e sceneggiatori da tutte le parti del mondo. I Sassi di Matera, abitazioni rupestri antichissime, risalenti al Paleolitico, sono state costruite scavando nella roccia calcarea. Sotto le case, lo strapiombo sul burrone che affaccia sul torrente Gravina, sfondo ideale per ambientazioni arcaiche e senza tempo. A partire dagli anni 50’ la città è stata considerata un vero e proprio set cinematografico, un palcoscenico naturale che ha offerto innumerevoli e straordinarie location.
In occasione delle Giornate FAI di Primavera e del 30° anniversario dell’iscrizione dei Sassi nella lista del Patrimonio mondiale UNESCO, Casa Noha vi porta tra le location che hanno visto Matera protagonista del grande cinema, un percorso inedito per guardare la città dei Sassi con gli occhi dei più importanti cineasti. Un tour tra il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso dedicato ai film che hanno unito cinema e paesaggio, dietro la cinepresa e che hanno dato vita a capolavori come “La Lupa”, “Il Vangelo secondo Matteo”, “The Passion”, “Ben Hur, ” il sognante “L’uomo delle stelle” senza dimenticare l’ultimo capitolo della saga di James Bond. La passeggiata terminerà con la visione di alcune proiezioni dei film all’interno della suggestiva cantina del locale “La Lopa” nel Sasso Caveoso.
MODALITA’ DI VISITA
Partenza da Casa Noha sabato e domenica ore 16.
Prenotazione obbligatoria
Si consiglia abbigliamento comodo e adeguato al tipo di attività, acqua, mascherina e gel disinfettante per le mani.
Si ringrazia:
Ristorante “La Lopa”
INGRESSO A CONTRIBUTO MINIMO SUGGERITO:
8€ PER GLI ISCRITTI FAI
10 € PER I NON ISCRITTI FAI
TOUR – MATERA E L’ACQUA
Visita del centro storico e degli antichi rioni della città con particolare attenzione al sistema di raccolta delle acque. Elemento fondamentale per la città di Matera e per il quale è stata insignita Patrimonio dell’Umanità nel 1993. In occasione delle Giornate FAI di Primavera e del 30° anniversario dell’iscrizione dei Sassi nella lista del Patrimonio mondiale UNESCO, Casa Noha vi porterà alla scoperta delle antiche cisterne, dei sistemi di raccolta delle acque e dei solchi naturali che convogliavano l’acqua verso il sottostante torrente Gravina. Una passeggiata dedicata ad un tema di vitale importanza per l’umanità e che oggi, più che mai, richiama la nostra attenzione sui cambiamenti climatici e fenomeni metereologici estremi.
Durante il percorso visiteremo presso la struttura ricettiva Piano Piano Rooms, una grande cisterna recuperata e valorizzata messa a disposizione per lo svolgimento di attività culturali.
MODALITA’ DI VISITA
Partenza da Casa Noha domenica ore 10:45.
Prenotazione obbligatoria
Si consiglia abbigliamento comodo e adeguato al tipo di attività, acqua.
Si ringrazia: La struttura ricettiva, Piano Piano Rooms
INGRESSO A CONTRIBUTO MINIMO SUGGERITO:
8€ PER GLI ISCRITTI FAI
10 € PER I NON ISCRITTI FAI
Elenco completo dei luoghi aperti in BASILICATA e modalità di partecipazione all’evento su
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=BASILICATA
IMPORTANTE: Si raccomanda di controllare sul sito
i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione.
Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse.
Le Giornate FAI di Primavera 2023 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura, di Regione Basilicata, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che durante le Giornate FAI di Primavera concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo.
Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata e per aver concesso in questa occasione l’apertura di suoi beni.
Grazie alla Direzione centrale degli Affari dei Culti e l’amministrazione del Fondo Edifici di Cultodel Ministero dell’Interno per aver concesso l’apertura della Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino a Palermo.
Le Giornate FAI di Primavera 2023 sono possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate:
Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, da dodici anni preziosa sostenitrice dell’iniziativa, presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili – esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse custodite e di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico – e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di tutela della cultura, della natura e del territorio italiani.
Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento dal 2020.
Edison, azienda energetica da sempre vicina al FAI e impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale e sociale presenti nel nostro Paese, Sponsor dell’evento, accompagna il FAI nel suo percorso di transizione ecologica ed energetica. Per questa edizione aprirà al pubblico la Centrale Idroelettrica di Meduno (PN), l’Impianto Eolico a Santa Luce (PI) e lo storico Palazzo Edison a Milano.
Grazie anche a Poste Italiane, realtà unica in Italia per storia, dimensioni e presenza capillare sul territorio. L’Azienda, che svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e sociale del Paese, è stata vicina al FAI in diverse occasioni e quest’anno, per la prima volta, è Sponsor dell’iniziativa.
Grazie di cuore alla Rete dei Volontari del FAI: 131 Delegazioni, 107 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 8 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia.Un ringraziamento anche ai 15.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.
L’organizzazione ringrazia infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.
La fotogallery della prima delle due giornate FAI di Primavera (foto www.SassiLive.it)