A colloquio con il Vescovo di Potenza, Salvatore Ligorio, con Don Salvatore Dattero e la Dottoressa Simona Loperte : questo l’impegno che ha caratterizzato la mattinata di una delegazione di lavoratori LGS e SGL, che, tramite la mediazione e l’organizzazione dell’incontro da parte della Confsal Basilicata, hanno incontrato il prelato, portando all’attenzione il problema della precarietà che li sta affliggendo in questo momento.
Gerardo de Grazia, segretario regionale Confsal Basilicata e territoriale Fismic Confsal di Potenza, che ha presenziato all’incontro, dichiara: “Abbiamo voluto organizzare l’incontro tra i lavoratori LGS e SGL con il Vescovo Ligorio, per portare un focus ulteriore sul grave problema precarietà che sta condizionando le vite di questi lavoratori, e in generale quelle di molti lavoratori dell’indotto Stellantis e del comparto Logistica sul territorio. I lavoratori che hanno presenziato oggi all’incontro, sono rappresentativi di un problema, più ampio, che sta tormentando la stabilità occupazionale e salariale di tante persone dell’Indotto e non solo. Situazione di precarietà dovuta alla decisione da parte di Stellantis di internalizzare parte delle attività all’interno stesso dell’Azienda. I lavoratori LGS vedono la spada di Damocle dell’esubero sul proprio capo, e noi come sindacato, congiuntamente con le altre OO.SS, stiamo lottando per trovare altre soluzioni che non includano il licenziamento. L’incontro con il Vescovo è un ulteriore modo di richiamare l’attenzione sul problema e di percorrere tutte le strade possibili affinché vengano mobilitati da parte delle Istituzioni tutti gli strumenti disponibili per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori della Basilicata. L’incontro ha portato un risultato positivo di cui possiamo ritenerci soddisfatti, il Vescovo Ligorio ha sostenuto che solo attraverso l’ascolto, si possono trovare le giuste soluzioni. Noi come Confsal e Fismic Confsal non lasceremo soli i lavoratori e continueremo a fare proposte su tutti i comparti, Sanità, scuola, formazione, turismo e giovani.
Se vogliamo lasciare qualcosa alle future generazioni, dobbiamo iniziare a lavorare, seriamente, pensando al futuro e non al consenso del clientelismo.”