Criticità sanità lucana, intervento Centro studi Progetto Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Il default della spesa sanitaria Lucana preoccupa molto, avere i conti in difficoltà sulla spesa, significa dare un colpo decisivo ai più fragili ai più deboli, a quelli che della carenza del personale subiranno gli effetti diretti delle liste di attesa, gli effetti diretti della mancata prevenzione. Pensando al sistema oncologico a quanti tumori, senza prevenzione, verranno diagnosticati in ritardo con gravi conseguenze per la salute dei lucani, inoltre la nostra è una Regione con poco più di 570.000 abitanti abbiamo il Registro Regionale Tumori fermo al 2018. L’emigrazione sanitaria che non ha mai raggiunto questi numeri significa la mancanza di fiducia nonostante il merito diretto del personale sanitario che nel Covid e post Covid ha fatto tutto quanto nelle loro possibilità per sopperire a mancanze strutturali e programmatiche. Per quanto riguarda l’ASM il sindacato, gli utenti e gli organi di informazione non hanno mai esitato a segnalare i disservizi. Il San Carlo che è sempre stato un’eccellenza con questi conti rischia di non esserlo più. Con l’autonomia differenziata sarà sempre peggio di così perché questo sistema marcherà una distanza tra le Regioni molto importanti da un punto di vista economico, a discapito di regioni come la nostra che entreranno in una nuova fase di difficoltà. I più fragili non possono attendere, la politica batta un colpo, i sindacati lo hanno fatto anche in piazza con una manifestazione emblematica sulla sanità: “ se non la curi, non ti cura”. E’ arrivato il tempo che la politica tutta unita deve fare un passo in avanti, basta posizionamenti, basta improvvisazioni, basta commissariamenti, serve una politica strategica non una finta riforma sanitaria, servono decisioni condivise e plurali, servono azioni decisive e celeri per una Basilicata che non può più attendere.