Grazie al PSR Basilicata 2013/2020, per la prima volta una delegazione di allevatori lucani del Marmo Platano si è recata in Andalusia (Spagna) per visite studio e apprendimento di buone prassi in tema di sostenibilità ed economia circolare.
Allevatori lucani per la prima volta all’estero “a scuola di buone pratiche” in tema di sostenibilità ed economia circolare dai colleghi spagnoli: è quanto ha previsto il progetto FORZOMIS – Rafforzamento delle conoscenze degli allevatori dell’Area Interna Marmo Platano, che ha visto una delegazione di una ventina tra allevatori, esperti ed amministratori in visita nelle province spagnole di Badajoz e Cordoba (Andalusia) nell’ambito della Sottomisura 1.3 del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) – Scambi aziendali di breve durata e visite nelle aziende agricole o forestali.
Il tema generale si è incentrato sull’agricoltura estensiva, comune alle due aree, e partendo dai problemi in atto si è giunti ad analizzare le buone pratiche in corso in Spagna, per un confronto in grado di trasferire esperienza e know how anche nel Marmo Platano. In particolare, nel campo dell’economia circolare sono state studiate alcune esperienze relative al recupero virtuoso della lana, mentre in tema di sostenibilità sono state osservate, in campo, le pratiche relative alla transumanza e alla rotazione dei pascoli da parte di maiali, capre e vacche, per conservare le proprietà dei terreni. Un’attività, questa, già in uso in Basilicata in tempi remoti e ormai desueta, così come la produzione di formaggi fatti con il caglio vegetale, tutt’ora in corso nella regione spagnola. Come a dire che le vecchie modalità, abbandonate nel corso dei decenni, potrebbero tornare utilissime in virtù dei principi legati alla sostenibilità, al recupero e all’economia circolare.
La missione, condotta su un territorio ed in aziende con reali similitudini con l’area e le aziende del Marmo Platano, è stata molto utile agli amministratori dei Comuni di Bella, Ruoti, Balvano, Baragiano, Castelgrande, Muro Lucano e Pescopagano, per recepire esperienze che potessero avere un reale valore sotto il profilo dell’innovazione, intesa non soltanto sotto il profilo tecnologico ma, anche e soprattutto, sotto quello sociale ed ambientale. Il contatto ha contribuito a produrre una visione nuova per la zootecnia di montagna e delle aree interne, in grado di offrire modelli e idee che possano contribuire a migliorare la produttività e la sostenibilità per le aziende zootecniche del Marmo Platano, con un’importante ricaduta positiva per l’intera regione nell’organizzazione aziendale.
Forzomis vede come partner di Progetto EXO Ricerca (che ha il ruolo di capofila), il CREA ZA (Centro di ricerca Zootecnia e Acquacoltura di Bella, l’ARA (Associazione Regionale Allevatori) di Basilicata e la Fundación Monte Mediterráneo (FMM).