Si è tenuta oggi l’assemblea sindacale dei lavoratori di Sicuritalia con i rappresentanti della Filcams Cgil e della segreteria della Cgil di Potenza per discutere delle condizioni di lavoro ed economiche dei lavoratori che nell’ambito delle aziende dell’indotto Eni sono le peggiori a causa del blocco del rinnovo del contratto nazionale da otto anni e l’assenza della contrattazione di secondo livello. La Filcams Cgil e la Cgil di Potenza ritengono non più accettabile tale condizione che è ulteriormente peggiorativa anche dei colleghi dell’indotto Total.
“Riteniamo non più rinviabile l’apertura del tavolo di confronto anche alla luce degli impegni assunti da Eni nel protocollo di sito di maggio 2021 per il miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori dell’indotto – affermano i segretari Filcams Cgil e Cgil Potenza, Michele Sannazzaro ed Emanuele De Nicola. Non è accettabile la diversità delle condizioni economiche e la disuguaglianza che quotidianamente vivono i lavoratori della vigilanza che, alla pari di tutti i lavoratori dell’indotto, hanno contribuito e contribuiscono al funzionamento del Centro oli e ai profitti e ai benefici di Eni e delle aziende. È urgente riallineare i salari di questi lavoratori che mediamente perdono circa 600 euro rispetto agli altri lavoratori dell’indotto, vivendo una disparità salariale rispetto ai colleghi che operano sul sito Total Tempa Rossa. Auspichiamo venga convocato con urgenza il tavolo di confronto che coinvolga anche la committente, altrimenti metteremo in campo tuttel le necessarie iniziative sindacali per superare questa ingiustizia”.