Pnrr e sanità, Mega (Cgil Basilicata): “Pnrr occasione imperdibile per la Basilicata, specie per le misure che riguardano la salute e la cura. Bardi convochi le parti sociali anche alla luce della situazione relativa alla sanità regionale e alle notizie trapelate sul buco nei conti delle aziende sanitarie”. Di seguito la nota integrale.
“Il Pnrr è la sfida delle sfide. Il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto ha ammesso che alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non sono realizzabili. Non possiamo permetterci di perdere quei 220 miliardi per creare lavoro e risanare il nostro Paese, circa 1,5 miliardi euro alla Basilicata, di cui oltre 250 milioni di euro riguardano i finanziamenti ottenuti dai Comuni. Il Pnrr è un’opportunità irripetibile che non possiamo perdere, la Basilicata e il Mezzogiorno in particolare non possono permettersi di non investire e di non realizzare i progetti che sono stati presentati”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega.
“In attesa che giunga a una conclusione la discussione in corso fra governo e Europa per ridefinire i progetti – prosegue Mega – c’è bisogno che il governo regionale convochi le parti sociali e faccia chiarezza su quale sia il punto dell’attuazione del Pnrr in Basilicata e affrontare le varie criticità. Una di queste riguarda sicuramente le assunzioni necessarie per avere quelle competenze utili in Regione o nei Comuni per il rispetto dei piani.
Allo stesso tempo – aggiunge il segretario – c’è bisogno di creare quelle condizioni indispensabili per accompagnare il Pnrr. Si tratta di fare scelte di politica industriale chiare, a favore delle imprese, del mondo del lavoro e delle comunità. La Basilicata non può correre il rischio di rimanere indietro, specie dopo quanto si sta verificando nella sanità lucana, completamente allo sfascio”. In proposito Mega precisa: “In attesa che si abbiano notizie certe sul buco nei conti della sanità regionale e sui controlli effettuati dal Mef, sarebbe davvero un imperdonabile errore vanificare gli investimenti del Pnrr sui servizi di salute di prossimità sul territorio per assicurare i livelli essenziali dell’assistenza territoriale che, come riportano gli ultimi dati, allo stato attuale purtroppo non sono garantiti. La Basilicata, ricordiamo, è agli ultimi posti delle classifiche del ministero della Sanità nelle aree prevenzione e ospedaliera dei Livelli essenziali di assistenza, mentre la migrazione sanitaria secondo i dati Gimbe è aumentata esponenzialmente fino a costare 62 milioni di euro. Siamo di fronte alla illegittimità di alcune nomine. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda il direttore amministrativo dell’Asm, oggetto di denuncia da parte della Camera del lavoro di Matera e la Fp Cgil provinciale alla Procura e alla Corte dei Conti. Le conseguenze sul territorio di una serie di scelte sbagliate sono visibili nelle lunghe liste di attesa, nella scarsa stabilizzazione dei precari, nella carenza del personale. Pertanto – conclude Mega – torniamo a chiedere con urgenza alla Regione Basilicata l’apertura di un tavolo di confronto sulle misure del Pnrr e in particolare sullo stato della sanità lucana o sarà mobilitazione”.