Registrazione di figli di coppie omogenitoriali, Pinuccio Rinaldi: “Il desiderio, il diritto e la realtà secondo la sinistra”. Di seguito la nota integrale.
Se si guarda la politica italiana senza la lente di appartenenza o di simpatia per un qualsiasi gruppo, osserviamo che essa si muove ed agisce con una logica propria che è fuori da ogni contesto materiale, ignorando le esigenze e le priorità esistenti.
· Siamo in presenza di una guerra con tutte le sue disastrose conseguenze e timorosi di conseguenze ancora peggiori
· Siamo colpiti nel senso materiale e morale da ondate migratorie sempre più consistenti e di difficile gestione
· Siamo in una crisi energetica mitigata però non risolta
· Siamo in condizioni di natalità zero e di longevità massima
· Viviamo con tassi di disoccupazione alta, però siamo afflitti dall’assenza di figure lavorative (già questo contro senso da solo è un problema)
· Viviamo in pieno processo inflattivo
· Abbiamo una sanità con molte criticità
· Abbiamo un sistema scolastico da fondo classifica e con alta dispersione a cui si aggiunge anche un esodo di laureati. (già pochi rispetto ad altre nazioni)
In un così critico contesto, la politica delle opposizioni pensa bene di impegnare il proprio tempo discutendo di materie le cui priorità sono sicuramente posteriori alla risoluzione delle criticità citate.
Si discute di soddisfare il desiderio di maternità sempre e comunque, anche quando essa è fuori dalle leggi naturali, vedi età e sesso
Pur di soddisfare questo desiderio si è disposti a generare violenze di diritto, di morale e di genetica.
Il desiderio di maternità sovrasta e nega il diritto del nascituro a crescere nel contesto genitoriale che la natura gli ha assegnato (una madre e un padre)
Si genera violenza morale nel momento in cui si consente alla donna di mercificare il proprio corpo con la gestazione per altri, e le si consente di cedere dietro compenso, il più grande dono della natura che è la nascita.
Si violenta e si stravolge la genetica quando si tenta di replicare il dono della nascita in un corpo diverso da quello femminile Sono attualmente in corso sperimentazioni di innesto di uteri al posto dei genitali, senza che questo generi riprovazione etica e morale.
La realtà della vita invece ci pone problemi e quesiti diversi per natura e priorità, vedi PNNR, transizione ecologica, riforme, piano energetico, politica estera ecc. ecc.
Tutto questo dovrebbe portare una politica “responsabile” a discuterne e ad avere su queste criticità un approccio risolutivo e non di contrapposizione, pur nel gioco delle parti tra maggioranza ed opposizione.
Purtroppo siamo costretti ad osservare che i temi dell’agenda politica dettata dai gruppi di opposizione sono altri e risiedono nella sfera della teoria, ed alcuni di essi sono persino storici, vedi fascismo e resistenza.
Con colpevole cecità si ignora che questo è veramente un momento storico per cambiare le condizioni della Nazione.
Questa necessità dovrebbe spingere tutti alla ricerca delle possibili e necessarie soluzioni, invece il parlamento viene impegnato su argomenti che nel contesto restano privi di priorità.
Alla luce di queste considerazioni emerge anche una contrarietà di principio che è quella che sancisce che la buona politica si misura dalla natura dei temi che si portano in discussione e non dalla loro capacità di caratterizzazione.
Purtroppo questo non avviene e sembra come se l’Italia abbia solo problemi che riguardano una minoranza.