Nella giornata del 2 aprile 2023, presso il ristorante Happy Moments Resort di Lauria, si è svolta la celebrazione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’autismo organizzata dal Rotary Club di Lauria. Il presidente, dott. Sangineti, e l’organizzatore, Nasti, hanno avuto il piacere di ospitare la presentazione del libro “Voglio abbracciare il vento” di Piero Cresci. L’autore del libro e padre di un ragazzo con una severa diagnosi di autismo, che racconta la sua storia attraverso gli occhi del bambino. Un libro toccante e sensibilizzante, che, con un linguaggio semplice e diretto, vuol fare entrare quante più persone possibile nel mondo dell’autismo per far conoscere questa condizione ed emancipare la società locale.
In questa occasione, il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata, impossibilitato ad essere presente, ha inviato una nota di saluto e di apprezzamento per l’iniziativa e il libro di Pero Cresci, delegando la dottoressa Labanca, pedagogista e componente del suo tavolo tecnico, di portare il pensiero delle associazioni con il sollecitare l’assessore Fanelli a dare attuazione alla la legge regionale per l’autismo n. 40 del 2021 e trovare le risorse per realizzare tutti i punti previsti dalla legge stessa, primo fra tutti la formazione di personale
sanitario, famiglie e scuola.
Il documento del Garante contiene 12 punti, in cui riassume gli interventi che ritiene più urgenti e che richiedono una rapida risposta:
1) Riconoscimento precoce da parte di pediatri e/o medici di famiglia:
– Di fronte a indizi sospetti, come sguardo assente o malmodulato, non girarsi al nome, postura anomala in braccio ai genitori (non “si aggrappa”, si divincola…), iperattività, ipotonia, ecc., non è raccomandabile applicare il “wait and see” (aspetta e vedi), ma agire tempestivamente attraverso valutazioni precoci che diano accesso a trattamenti specifici, affinché alcuni apprendimenti siamo stimolati e sollecitati, dando la possibilità al bambino di
ricevere una diagnosi diversa o meno severa.
2) Possibilità di fare trattamenti cognitivo-comportamentali inmodo gratuito, intensivo e precoce per le famiglie:
– Erogate dai centri sanitari o dai centri privati, su sceltadella famiglia, ma sempre a carico del servizio sanitario pubblico
– I trattamenti devono essere supervisionati a cadenza regolare da Analisti del comportamento
– Devono essere stilati a livello nazionale e regionale albi e regolamenti per tutti i professionisti che operano nel settore degli interventi cognitivo-comportamentali
– Deve essere data alla famiglia la possibilità di scegliere la tipologia di trattamento abilitativo o riabilitativo dopo accurata spiegazione di entrambi i trattamenti e dopo indicazione del neuropsichiatra infantile.
3) Progetti di vita già alla diagnosi (non aspettare i 18 anni)
4) Progetti per l’autonomia e l’avviamento al lavoro già in età scolastica
5) Progetti di inclusione scolastica
6) Progetti di inclusione lavorativa
7) Progetti di co-housing e vita indipendente
8) Centri diurni e residenziali per i casi più gravi
9) Capillarizzazione di strutture e servizi sul territorio
10) Progetti di formazione per i genitori, familiari, amici e
chiunque graviti intorno alla persona autistica
11) Supervisioni anche a casa e a scuola
12) Formazione specifica per la scuola (insegnanti, alunni,
personale educativo e personale ata)
I 12 punti del Garante corrispondono perfettamente agli obiettivi della LR 40/21 (art.1 punti a, b, c, d, e, f), ha commentato la presidente dei pedagogisti lucani, nonchè vice-presidente dell’associazione interregionale Basilicata/ Calabria “Dimmi A”, ravvisando la necessità impellente della sua applicazione sul territorio lucano.
Lo richiedono a gran voce, ha continuato Labanca, le famiglie e i professionisti (sanitari e non) che ogni giorno vivono e lavorano con bambini, ragazzi e adulti autistici.