Sabato 8 aprile 2023 alle ore 18 a Palazzo Marangoni, alla presenza del sindaco Gianni Pittella, dell’editrice Antonella Santarcangelo, del coordinatore della rivista Carmine Cassino e degli autori Antonella Viceconti, Rosanna Lamboglia e Antonio Vito Boccia, sarà presentato il nuovo numero di Basiliskos, la rivista lucana di studi storico-umanistici pubblicata dalla casa editrice Edigrafema in collaborazione con l’Istituto di Studi Storici per la Basilicata Meridionale (Issbam). La rivista è disponibile in libreria.
I contributi del quinto volume della pubblicazione sono: “Problemi di viabilità nella Lucania antica. Un excursus della rete viaria dalle rappresentazioni cartografiche e le fonti letterarie” di Antonella Viceconti; “La nascita della Basilicata: una ricostruzione storico-giuridica” di Antonio Vito Boccia; “L’infanzia e la giovinezza di Ruggero di Lauria: appunti biografici” di Rosanna Lamboglia; “Il clero di Camarda, attuale Bernalda, nel XIV secolo” di Francesco Montemurro; “Testimonianze lucane di un’antica tradizione libraria: i manoscritti della Biblioteca comunale di Grumento Nova” di Antonio Rubino; “Storia del teatro comunale “S. Biagio” di Maratea” di Luca Luongo; “Angelo Lopardo e Pasquale Nigro: due brienzani nel panorama del movimento social-comunista lucano” di Dino Collazzo e Giovanni Ferrarese; “«Approfondire la presa». Dinamiche e processi del radicamento democristiano nella Basilicata del secondo dopoguerra (1944-1954)” di Donato Verrastro; “Le ragioni di un esodo: le migrazioni interne da Rionero e dal Vulture negli anni del boom” di Alessandro Agosta; “Il Novecento con gli occhi di chi parte. Un primo progetto di Public History e di storia orale nel Vulture” di Simone Colangelo; “Appunti sulla riforma fondiaria nel contesto della Guerra Fredda” di Domenico Enrico Guaragna; “Constantin Udroiu: un pittore del Sud” di Ida Libera Valicenti; “Identità Appennino. Sulle geografie plurali dell’Italia interna” di Anita Ferrari.
Gli autori dei saggi, in ordine alfabetico, sono:
Alessandro Agosta. Laureato in Scienze Storiche presso l’Università Federico II di Napoli, con una tesi sui movimenti migratori bracciantili nelle zone di latifondo tra Basilicata e Puglia. Le sue ricerche si sono focalizzate sulle relazioni tra mobilità lavorative e trasformazioni sociali e ambientali nel Mezzogiorno contemporaneo, con uno sguardo particolare rivolto all’impatto delle politiche pubbliche sul territorio e sul tessuto economico della Basilicata dal secondo dopoguerra a oggi. È corresponsabile dal 2020 del progetto di ricerca, patrocinato dalla cattedra di Storia Contemporanea del DiSU-Unibas e dal comune di Rionero in Vulture, “Vulture Migrante. Il Novecento con gli occhi di chi parte”.
Antonio Vito Boccia. Svolge la professione di avvocato cassazionista. Ispettore onorario presso le soprintendenze agli archivi di Puglia e di Basilicata, è autore di numerosi testi, sia nel campo del diritto che in quello storico. Esperto di storia del territorio, ha pubblicato vari saggi e monografie, tra cui Massacro a Lauria, che è risultato vincitore del VI premio Corab, e La difesa del Synoro, con cui ha ricevuto la menzione speciale alla XXIV edizione del premio Carlo Levi.
Simone Colangelo. Laureato in Scienze Storiche all’Università degli Studi della Basilicata con una tesi in Storia Medievale dal titolo “Alfonso VI e i rapporti arabo cristani in ’Abd-Allah e Rodrigo Jimenez de Rada”, consegue nel 2020 un Master di II livello in Public History all’Università di Modena e Reggio Emilia con la tesi “Santi e Vescovi interattivi. San Geminiano di Modena e Enrico Vescovo: dal Medioevo alle Mostre Virtuali”. Attualmente è corresponsabile con Alessandro Agosta del Centro Studi “Vulture Migrante”, nato dal Comune di Rionero in Vulture in collaborazione con la Cattedra di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi della Basilicata.
Dino Collazzo. Magistrato dal 1991, dal 2000 al 2005 è stato consigliere regionale presso la Regione Basilicata e dal 2002 sino al termine della legislatura assessore con delega a Formazione, Lavoro, Cultura, Sport e Politiche Giovanili. Ha pubblicato: Brienza, il sortilegio della memoria (1984); L’Inferno, la Chiesa Cattolica e i bambini. Il caso Irlanda (2012), Non era tutto da rifare. Storie di un paese del Sud negli anni della grande illusione (2020), Ottocento e una storia. Cronache semiserie dal secolo lungo (2022).
Giovanni Ferrarese. Dottore di ricerca in Sociologia e teoria e storia delle istituzioni all’Università di Salerno e ricercatore presso l’ires Cgil Basilicata. I suoi interessi di ricerca riguardano il processo di industrializzazione della Basilicata nel secondo dopoguerra; la storia dell’industria chimica in Basilicata; il processo di sindacalizzazione e conflitti sociali nella Basilicata del secondo dopoguerra; le esperienze di sviluppo industriale nella Campania del secondo dopoguerra; le lotte operaie per la salute negli ambienti di fabbrica nel Mezzogiorno.
Anita Ferrari. Dottore di ricerca in Letterature Romanze, svolge la sua attività presso il Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Destinataria di incarichi di docenza a contratto in Letteratura Italiana presso lo stesso ateneo, giornalista, insegna materie letterarie nelle scuole secondarie di secondo grado. Ha pubblicato saggi sulla letteratura meridionale e curatele sulla scrittura e sul canone letterario dell’Otto-Novecento, sull’onomastica letteraria oltre a numerosi studi critici su R. Scotellaro, C. Levi, A. Rosselli, P.P. Pasolini, A. Camus, G. Lupo, R. Nigro, apparsi in riviste specializzate e volumi collettanei. È autrice del volume Geografie plurali. Nomi e luoghi di una nuova geometria letteraria (2019), Premio Carlo Levi sez. saggistica regionale, XXII edizione.
Domenico Enrico Guaragna. Da autodidatta ha conseguito il diploma magistrale; dopo un periodo di lavoro come operaio, ha insegnato nella scuola elementare e nella formazione professionale. Attivista nel movimento sindacale e contadino, ha partecipato ad attività di volontariato (alluvione di Firenze, terremoti del Belice e dell’Irpinia). Si è occupato di immigrazione. Ha collaborato in Europa con organizzazioni protestanti sulle questioni sociali e del lavoro, nonché con organizzazioni locali in Colombia e Equador (carcere minorile, comunità indigene bambini di strada).
Rosanna Lamboglia. Dottore di ricerca in Storia dell’Europa mediterranea dall’antichità all’età contemporanea. Docente di materie letterarie e latino alle superiori, ha esperienza anche nel campo dell’istruzione per Adulti (cpia) e della scuola in carcere. Dal 2021 è in servizio presso l’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata – Direzione, con compiti legati alla Formazione in ingresso e in itinere dei docenti di ogni ordine e grado e al contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico. Nel 2021, ha superato la selezione nazionale Tutor INDIRE per le competenze di base in Italiano, nell’ambito del “Piano d’intervento per la riduzione dei divari territoriali in istruzione”. Presso l’Università degli Studi della Basilicata ricopre a contratto l’insegnamento di Didattica della Storia nel corso di Laurea Magistrale in Storia e Civiltà europee e quello di Didattica Speciale nel corso di Laurea Magistrale Abilitante in Scienze della Formazione Primaria. Ha all’attivo numerose pubblicazioni e partecipazioni a convegni internazionali.
Francesco Montemurro. Avvocato civilista, ha pubblicato quattro romanzi storici: Il segreto della vedova Fox (2014), L’ultimo della lista (2016), La cantina di via Occidentale (2018), Le zelanti lettere dell’arciprete (2020), tutti con la casa editrice Edigrafema. Con il volume Il Barone de Bernaudo e l’infelice matrimonio di sua figlia Cornelia (2021) Cacucci editore, è risultato vincitore della sezione saggistica della XXIV edizione del Premio letterario nazionale Carlo Levi.
Luca Luongo. A autore e regista teatrale. Si è formato presso il dams dell’Università Roma Tre, il dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale de La Sapienza e i corsi di alta formazione del Centro Sperimentale di Cinematografia. Si occupa anche di storia locale con l’Associazione Lu.Pa. e collaborando con l’Associazione Amici di Maratea. Nel 2016 ha pubblicato uno studio sull’assedio di Maratea del 1806 su «Archivio storico per la Calabria e la Lucania», nel 2019 ha curato la riedizione de La squilla del 13 febbraro di T. Lopez, primo romanzo di letteratura italiana ambientato a Maratea e nel 2020 ha pubblicato Divo Blasio. Ricerche storiche e sociologiche sul culto di S. Biagio a Maratea.
Antonio Rubino. Professionista dei beni culturali, svolge attività di ricerca e di archivista libero professionista. Ha lavorato per diverse biblioteche pubbliche e si occupa di eventi culturali e di progettazione nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali. Ha pubblicato saggi storici sulla Basilicata, tra cui: La Basilicata in età moderna, storia sociale e religiosa a Moliterno: Il Convento Santa Croce (2014), e con M. Mastrangelo, L’Immagine davanti (2021); ha inoltre curato il volume Semi nel Vento. Scritti scelti del prof. Antonio Coppola (2019). Dal settembre 2020 è sindaco di Moliterno.
Ida Libera Valicenti. Dottore di ricerca in Storia delle Relazioni Internazionali presso la Sapienza Università di Roma e Visiting Researcher all’Università Comenio di Bratislava e all’Università di Bucarest, nonché docente di Teoria della Comunicazione. È autrice di tre monografie: L’Italia nella politica estera della Romania di Ceauşescu. I documenti degli Archivi nazionali di Bucarest (1965-1989) (2019); Stanley Hoffman e il dilemma della guerra fredda (2015); Dalla Polis greca all’E-democracy. La comunicazione politica dalle origini alla società globalizzata (2014); è curatrice, insieme a Luisa Valmarin, del volume Constantin Udroiu. I colori del cuore (2019), oltre che di articoli scientifici e saggi in riviste accademiche italiane ed estere. È stata relatrice in convegni internazionali in Europa e Stati Uniti. È fondatrice e presidente della Società Dante Alighieri di Bucarest.
Donato Verrastro. È docente di Storia contemporanea, Storia delle istituzioni contemporanee e Storia dell’Europa in età contemporanea presso l’Unibas. Le sue ricerche riguardano la storia politica, delle istituzioni e dei comportamenti sociali tra Otto e Novecento. In particolare, attraverso un ampio lavoro di scavo archivistico, ha riaperto il dibattito storiografico sulla complessa questione riguardante l’efficacia delle misure speciali adottate in età giolittiana per il Mezzogiorno del Regno, esaminando il laboratorio lucano come caso “apripista” per i successivi interventi speciali per Napoli, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Attualmente è impegnato in una ricerca internazionale sulla POA (già PCA), Pontificia Opera di Assistenza.
Antonella Viceconti. Studentessa di Lettere Antiche all’Università degli Studi di Firenze, diplomata al Liceo classico N. Carlomagno di Lauria, sta per conseguire la laurea triennale nell’ateneo fiorentino, dove proseguirà con gli studi in filologia, letteratura e storia dell’antichità.