Aree Peep, Consigliere comunali Cinzia Scarciolla e Milena Tosti di Matera 3.0: “Disuguaglianze e inettitudini. Probabili ricorsi al Tar Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Nel consiglio comunale di lunedì 3 aprile è stato approvato il regolamento per l’eliminazione dei vincoli sulle zone Peep di Matera. Una scelta che arriva dopo oltre sei mesi di discussione, due consigli comunali in cui c’è stato il ritiro del provvedimento da parte della maggioranza, mostratasi incerta in quelle occasioni sull’approvazione del regolamento da lei stessa portato, diversi incontri con le associazioni di categoria promossi a seguito della mozione presentata dall’opposizione. Con un atto di forza, e senza recepire nessuno dei suggerimenti presentati sia dalle opposizioni sia dalle associazioni di categoria dei consumatori, il provvedimento è stato votato nella stessa forma in cui era stato in precedenza ritirato.
Sono stati rigettati senza alcuna discussione tutti i 15 emendamenti portati dalle opposizioni, migliorativi del provvedimento. Sono sconfitti i cittadini, specialmente i più anziani che abitano da oltre quarant’anni i rioni interessati dal provvedimento, che si vedono costretti ad un pagamento esoso rispetto a quello più congruo. Altri comuni, come Lucca, Cagliari, Roma, per fare solo alcuni esempi, hanno adottato provvedimenti in linea con gli emendamenti presentati, avendo recepito le più recenti disposizioni normative alcune delle quali determinano la eliminazione dei vincoli per effetto del decorso ultra trentennale delle convenzioni. Non abbiamo ancora compreso perché questo sia avvenuto atteso che l’amministrazione, in altri contesti, ha ignorato finora l’interesse pubblico al recupero di gravissime morosità, per esempio, per le locazioni abitative e commerciali degli immobili comunali, anche zona sassi, la mancata esazione delle concessioni cimiteriali, attuando la logica del due pesi due misure.
Nonostante le opposizioni abbiano evidenziato un palese squilibrio delle scelte della maggioranza e nonostante questo rilievo sia stato completamente disatteso, la maggioranza ha continuato nella strada intrapresa determinando discriminazioni tra zone similari e pregiudicando, in particolare, la zona di San Giacomo, il cui valore di riscatto può arrivare anche oltre 20.000 € a differenza di zone, quali rione Agna, viale l’Italia, centro direzionale, Arco ed altri, i cui valori sono ridotti fino ad un quarto.
L’amministrazione cittadina, per inerzia, ignoranza e ignavia è ostaggio della mancanza di coraggio dei decisori politici perché, come saggiamente dicevano gli antichi, chi non sa fare non sa neanche comandare.