Raffaello de Ruggieri: “Il teatro Duni e la rovinosa arrampicata sugli specchi della Navona srl”. Di seguito la nota integrale.
Ho letto con paziente sorriso le considerazioni del legale rappresentante della Navona srlsulla vicenda del Teatro Duni di Matera.
Al mio inquieto interlocutore riconosco il dono della indomabilità ed il caparbio eroismo nell’inseguire un irraggiungibile traguardo.
Questo eroismo disarmato trova conferma nella sua ampia replica, consistita in una miscela frammentata di riflessioni prive di utili appigli. È una evidente arrampicata sugli specchi che, tra scortesie e inesattezze, precipita inesorabilmente nel vuoto assoluto.
Prendo comunque atto che dall’intricato groviglio di notizie e di censure non emerge il superamento del vizio essenziale da me segnalato nel contratto “perfettamente in vigore”; vale a dire di aver onorato il puntuale pagamento dei canoni locativi. Detto silenzio è confermativo di una cronica, esistente morosità!
Quanto al resto è una simpatica corsa nei sacchi, caratterizzata da rovinose cadute… di stile!
Viene comunque confermata la mia lunga e personale attenzione al recupero di un edificio ritenuto patrimonio culturale e morale della città, la disponibilità di ottenere lumi dallo Studio Cancrini ed i miei continui viaggi romani per risolvere un insolubile problema.
Infatti, di fronte a posizioni proprietarie diversificate, al rifiuto di accettare il prezzo di vendita del teatro fissato dall’Agenzia del Demanio, alla presenza di una procedura espropriativa e al reperimento negli avanzi di bilancio comunale del finanziamento necessario per l’aggiudicazione giudiziaria del bene, ho partecipato all’asta pubblica, ho prodotto l’offerta prevista dal bando, ho versato la somma di € 2,8 milioni ed ho ottenuto il trasferimento del teatro al Comune di Matera.
Mentre era in atto questo iter procedurale ho ottenuto dalla Regione Basilicata e dal suo Presidente Marcello Pittella una somma aggiuntiva alle risorse ITI di € 4,5 milioni per il restauro della prestigiosa struttura culturale.
Al di là delle disinvolte denigrazioni del caparbio interlocutore, sono fiero di aver raggiunto il fissato obiettivo e di aver reso pubblico il nobile edificio materano progettato da Ettore Stella e voluto da materani ardimentosi e visionari come il dott. Conte, l’avvocato Latronico e il generoso imprenditore Antonio Andrisani.
Infine, è utile aggiungere che, con totale dedizione, lavoro per la città dall’anno 1956 e oggi continuo a dar vita ai miei anni (87) per migliorare le prospettive di futuro di Matera, di cui sono fiero e presente “abitante culturale”.
Mi fa quindi sorridere la spuntata affermazione secondo cui, nella vicenda del teatro Duni, io mi muova con rancore, non essendo più sindaco della città!
Non ho mai ambito essere un uomo di successo, ma solo un portatore di valori.
Per il resto sarà il tempo a gratificare o meno il mio lungo lavoro compiuto per Matera e non certo le gratuite e pretestuose illazioni di un interessato interlocutore.
Quanto alla giustizia: habent sua sideralites…
Raffaello de Ruggieri, già Sindaco di Matera