Il libro “Soldi vs Idee – come cambia il calcio fuori dal campo”, scritto a quattro mani dal materano Michele Uva e dalla friulana Maria Luisa Colledani con la prefazione di Riccardo Cucchi, è stato pubblicato da Mondadori Electa il 7 marzo scorso.
Nel pomeriggio uno dei due autori, Michele Uva, ha presentato il volume nell’incontro pubblico organizzato nella conferenze dell’Open Space Apt Basilicata, nel Palazzo dell’Annunziata.
All’incontro, coordinato dal giornalista Donato Mastrangelo, hanno partecipato Michele Uva, Antonio Appella, Donato Masciandaro e Michele Sciscioli
Il calcio resta lo sport più popolare del mondo grazie alla sua semplicità. Ma fuori dal terreno di gioco è diventato un business sempre più complesso, economicamente articolato, che non distribuisce solo emozioni, ma anche ricchezza: una ricchezza, però, difficile da gestire.
Il calcio è un gioco, ma è anche spettacolo, industria, finanza, Prima ancora dei soldi, per una gestione virtuosa dello sport più popolare contano le idee. In campo restano 11 contro 11 e un pallone da contendersi, fuori ci sono gli 11 temi raccontati in questo libro, che stanno cambiando tutto, o quasi.
Grazie a Michele Uva, uno dei più qualificati dirigenti sportivi europei, oggi alla Uefa, e a una giornalista specializzata come Maria Luisa Colledani, queste pagine spiegano senza tecnicismi la vertiginosa evoluzione del sistema calcio fuori dal campo: il giro d’affari sempre crescente e le regole finanziarie, l’importanza della programmazione sportiva, la frontiera degli stadi smart, opportunità e criticità dei grandi eventi, l’entrata prepotente dei criteri ESG, il ruolo sempre più ampio della tecnologia, la valorizzazione dei giovani. Ma non solo: in un mondo tradizionalmente maschile si sta facendo strada la realtà del calcio femminile, a cui gli autori dedicano ampio spazio. Anche se chi è più ricco sembra destinato inesorabilmente a vincere, nel calcio di oggi occorrono manager capaci di anticipare le tendenze, di equilibrio e di pianificazione. La parola chiave è sostenibilità, non solo economica ma anche sportiva, ambientale e sociale. Per una ricetta vincente le idee contano più dei soldi.
Michele Uva. Lucano di Matera, ha una lunga carriera nell’ambito del sistema sportivo, in contesti pubblici e privati e in differenti discipline (calcio, pallacanestro, pallavolo e Comitato olimpico), con una significativa esperienza maturata all’estero. Lavora per la Uefa come direttore della sostenibilità dopo esserne stato vicepresidente. In passato è stato direttore generale del Parma, della Lazio, della FIGC, del CONI Servizi, della Latte Rugiada Matera e della Lottomatica Roma. È autore di cinque libri specialistici sul management sportivo.
Maria Luisa Colledani. Friulana di Spilimbergo, giornalista, ha iniziato al “Messaggero Veneto” di Udine e, dal 1999, lavora al “Sole 24 Ore”. Si occupa da anni della relazione tra sport ed economia. Da inviata ha seguito i Mondiali di calcio del 2010 in Sudafrica e i Giochi olimpici del 2016 a Rio de Janeiro.
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La fotogallery della presentazione del libro libro “Soldi vs Idee – come cambia il calcio fuori dal campo” (foto www.SassiLive.it)
Ho vissuto il calcio negli anni 70 e 80, anni epici e indimenticabili sono stato appagato da anni di grande calcio ho visto grandi calciatori italiani e fuoriclasse stranieri e vissuto grandi imprese calcistiche. Oggi il calcio e’ lontano da quegli eccezionali standard raggiunti in quegli anni d’oro, non vado più allo stadio da anni e in tv guardo saltuariamente qualche spezzone di partita, il meglio l’ho già visto negli anni 70 e 80, a tutti i livelli dalla serie A alla B, due grandissime nazionali nel 78 e 82 e la memorabile impresa di un monumentale Matera, quando c’erano meno soldi si e’ visto il calcio migliore.