Carcere di Matera: impegniamo i militari
La sicurezza nella nostra città deve rimanere alta ed avere un interesse collettivo e di partecipazione sociale, non si può rimanere indifferenti passando da via Cererie dinanzi alle sagome di cartone che simboleggiano un surrogato di tutto questo.
Ritengo doveroso nella mia funzione politica di già delegato alla sicurezza di questa città, esprimere la mia solidarietà ai lavoratori della Polizia Penitenziaria che stanno attraversando un intenso e difficile momento di difficoltà.
Si perché mi rendo conto che quando si affrontano problematiche di questo tipo è difficile parlarne, è difficile trovare soluzioni, è meglio ignorarle. In una società che fa della sicurezza un suo punto fermo, dovremmo essere più vicini ai lavoratori di questo settore che svolgono un incarico difficile nel luogo per eccellenza più ghettizzato, escluso e lontano che mai, dove tutti vorrebbero rimuoverlo fisicamente, spostarlo aldilà delle loro panoramiche, della loro cultura, così come si farebbe con una discarica.
Questo in linea di principio, ma questa società deve comprendere che questi spazi vanno tutelati, aiutati e sostenuti, andrebbero aumentate le risorse umane per il buon funzionamento dell’intera comunità. Se la politica della volontà dovesse venire incontro alle reali esigenze, si potrebbero trovare le soluzioni ed il problema della sicurezza sarebbe soddisfatto, contrariamente a ciò che si vuol far credere.
Ma nel concreto cosa chiedono i dipendenti della Polizia Penitenziaria? Quello che ogni normale lavoratore reclama: poter usufruire delle ferie, orari di lavoro decenti, condizioni di lavoro in sicurezza, un organico sufficiente.
Appare ovvio che questi problemi attengono ad una dimensione nazionale e poca cosa potremmo fare, non rimare altro, ma per i nostri amici e colleghi significherebbe tanto, che mostrare solidarietà nei confronti degli operatori della Polizia Penitenziaria, in questo delicato memento che si affaccia alle festività natalizie, fargli sentire la sensibilità di questa comunità, renderli partecipi di una politica condivisa, forti della solidarietà sindacale delle sigle di tutte le forze di Polizia, affinché si sensibilizzi il governo a trovare soluzioni a breve tempo. Frattanto non si perda ulteriore tempo nell’emergenza, si utilizzi l’Esercito per la vigilanza esterna alle case circondariali.
Il mio impegno nella nostra città, da domani sarà quello di far riunire tutte le sigle sindacali degli operatori di Polizia affinché si apra una discussione fattiva finalizzata alla “sostituzione delle sagome di cartone”.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale PdL