Ritardi sul PNRR e imprese in difficoltà, Bitonto (Edili Aniem Confapi Matera): “Ministeri tardano a trasferire i fondi ai Comuni per i lavori eseguiti”. Di seguito la not aintegrale.
L’abbiamo denunciato a febbraio, ma oggi, a distanza di due mesi, il problema permane e rischia di creare seri danni alle imprese esecutrici di lavori pubblici finanziati col PNRR.
Mario Bitonto, Presidente della Sezione Edili Aniem di Confapi Matera, torna sul tema del ritardo con cui i Ministeri trasferiscono ai Comuni i fondi del PNRR per i lavori appaltati. La questione – segnala il Presidente Bitonto – non riguarda solo la mancata concessione dell’anticipazione per gli appalti aggiudicati, ma anche i mancati pagamenti per i lavori già eseguiti, con la conseguenza di creare una grave crisi di liquidità nelle imprese esecutrici.
Le nostre imprese – commenta il dott. Bitonto – non hanno ancora superato il problema del blocco dei crediti fiscali edilizi, che adesso si trovano a dover fare i conti con i problemi di gestione del sistema ReGis, la piattaforma telematica della Ragioneria Generale dello Stato, attraverso cui avviene il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti finanziati dal PNRR.
La questione è maggiormente avvertita nei piccoli Comuni, che non hanno capacità di cassa sufficiente per anticipare le somme per i lavori eseguiti dalle imprese. Le Amministrazioni Comunali ci dicono di avere interpellato la piattaforma ReGis ma di trovarsi di fronte a diversi problemi, dal “mancato allineamento” dei dati al ritardo nel trasferimento dei fondi, questioni tecniche o meramente burocratiche che, tuttavia, danneggiano un’intera filiera imprenditoriale, dovendo le imprese appaltatrici pagare a loro volta i subappaltatori e i fornitori.
Due mesi fa – conclude il Presidente degli Edili di Confapi Matera – pensavamo che il problema fosse circoscritto; oggi invece leggiamo dalla stampa nazionale che è ben più esteso di quanto sembrava all’inizio. Il Presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha segnalato il caso ai ministri Giorgetti e Fitto e al Ragioniere Generale dello Stato Mazzotta; ci auguriamo una rapida soluzione.