La proposta di legge “Istituzione della Consulta di garanzia statutaria della Regione Basilicata”, d’iniziativa dei consiglieri Cicala, Polese, Cifarelli, Leggieri, Aliandro, Baldassarre, Carlucci, Cariello, Quarto, Sileo ed altri è stata licenziata all’unanimità dalla prima Commissione consiliare, presieduta da Gianuario Aliandro (Lega).
Obiettivo della Consulta è di garantire alla cittadinanza che gli eletti e il “decisore” politico agiscano nel rispetto dei principi democratici e di legalità. È un organo indipendente di alta consulenza giuridica della Regione Basilicata e svolge funzioni a garanzia dei principi espressi nello Statuto e dei rapporti tra gli organi da questo previsti. La Consulta, in particolare, esprime pareri sulla coerenza statutaria delle proposte e dei disegni di legge, sulle proposte di schemi di regolamento trasmesse dalla Giunta al Consiglio regionale per il parere obbligatorio della Commissione consiliare nonché sulla interpretazione delle norme dello Statuto nei casi di conflitti di attribuzione tra gli organi della Regione e tra la Regione e gli enti locali. La Consulta esprime anche pareri, su loro richiesta, alla Giunta per il regolamento e alla Giunta per le elezioni e delibera sull’ammissibilità dei referendum regionali e delle iniziative legislative popolari. I pareri possono essere richiesti dal Presidente della Giunta regionale, da un terzo dei Consiglieri regionali in carica oppure dal Consiglio delle autonomie locali nelle materie di sua competenza. La Consulta è composta da tre componenti, il cui incarico dura per la durata della legislatura,che devono essere esperti in materie giuridiche (professori universitari in materie giuridiche, magistrati anche in quiescenza, avvocati iscritti all’albo professionale da almeno venti anni). Questi sono eletti dal Consiglio regionale, con votazione a scrutinio segreto e a maggioranza dei due terzi dei Consiglieri.
In precedenza, l’organismo consiliare ha esaminato ed approvato altri cinque articoli del Regolamento interno del Consiglio regionale. In particolare l’art.2 “Composizione e nomina”, l’art.8 “Parere sull’ammissibilità dei referendum regionali e delle iniziative legislative popolari”, l’art. 9 “Parere sull’ammissibilità dei quesiti referendari”, l’art.10 “Consulenza in materia giuridico-istituzionale per il Consiglio regionale” e l’art.11 “Autonomia organizzativa e regolamentare e funzionamento”. L’esame sui successivi articoli proseguirà nelle prossime sedute della prima Commissione consiliare permanente.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Aliandro (Lega), i consiglieri regionali Bellettieri (FI), Quarto (FdI), Sileo e Giorgetti (Gruppo Misto), Polese (Iv-RE), Cifarelli (Pd), Leggieri (M5s).