L’Amministrazione comunale, come disposto dal provvedimento del tribunale di Matera, ha consegnato le chiavi del cineteatro “Duni” a Giovanni Carnovale, titolare della società “Navona”, quale conduttore di alcuni locali dell’edificio in forza del contratto di locazione commerciale sottoscritto il 18 novembre 2015 con l’allora “Teatro Duni srl” in liquidazione. La consegna formale delle chiavi è stata preceduta in mattinata da un incontro con Carnovale e il suo legale, avvocato Larussa, alla presenza del sindaco Domenico Bennardi, collegato da remoto, del Capo di Gabinetto, avvocato Gianfranco Lopez, della dirigente dell’Avvocatura comunale, Enrica Onorati, degli assessori Nicoletti (Urbanistica) e Pistone (Patrimonio). E’ stato un confronto sereno e collaborativo, partito dal comune intento di restaurare e valorizzare il teatro, progettato dall’architetto Ettore Stella, su commissione della famiglia Andrisani. Un contenitore culturale voluto dal nonno di Giovanni Carnovale, che è il figlio della sua unica erede vivente, e per questo ha più volte ribadito la volontà di agevolare il più possibile l’avvio e la conclusione dei lavori di restauro. Un intento comune con il sindaco Bennardi: “Oggi siamo qui per riaprire un dialogo interrotto da tempo -ha detto il primo cittadino- ed anche per rimediare ad errori commessi in passato. Il mio scopo è quello di avviare un cantiere importante per la città, salvaguardando un bene di tutti e non perdendo finanziamenti già stanziati. Matera ha bisogno di crescere ancora nella sua produzione culturale, avere un teatro come il Duni rappresenta una grande opportunità”. Di “architettura per la collettività” ha parlato l’assessore Nicoletti, come motivo ulteriore di valorizzazione del bene. Parole in sintonia con quelle di Carnovale, il quale ha manifestato la massima apertura al dialogo, impegnandosi a non intralciare l’intervento di recupero ed anzi a favorire l’avvio del cantiere. Insomma, dall’incontro è emersa una totale collaborazione, affinché l’intero compendio immobiliare, che è di titolarità esclusiva del Comune di Matera, possa essere oggetto dei lavori di adeguamento funzionale e recupero architettonico. Su tutte le buone intenzioni, però, incombe il fattore tempo diventato cruciale. Oggi, infatti, è fermo in Regione Basilicata il progetto definitivo di restauro, realizzato dall’architetto materano Luigi Acito. La Giunta regionale dovrà approvare prima possibile la delibera per il finanziamento da sette milioni e 540mila euro (fondi Po-Fesr 2014-2020), in modo da consentire l’avvio della procedura di gara. L’Amministrazione comunale è pronta, ora sta alla Regione sbloccare tutto per avviare i lavori di restauro di questo gioiello architettonico della città dei Sassi.
Apr 13