Alla presenza degli studenti delle scuole superiori e degli alunni dell’istituto comprensivo “Berardi-Nitti” si è tenuto l’incontro-dibattito, promosso dall’Anpi locale, su “Costituzione e diritti umani”, primo dei numerosi eventi, rientranti nel ciclo “Donne e libertà: dall’Iran all’Afghanistan la storia retrocede”, che l’Amministrazione comunale di Melfi, la locale sezione dell’Anpi, la Fondazione e l’Associazione “Francesco Saverio Nitti” hanno organizzato per celebrare la 78esima festa della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.
La manifestazione, tenutasi nell’aula consiliare “Nitti-Bovet”, è stata aperta dal saluto di Vincenzo Destino, presidente del Consiglio comunale di Melfi.
“Apriamo le celebrazioni del 25 Aprile in continuità con quanto fatto lo scorso anno, con uno sguardo sul mondo – ha affermato-. Dalla guerra in Ucraina ai diritti negati in Afghanistan e in Iran, con particolare riferimento al ruolo della donna. E’ importante comprendere quanto sta avvenendo in questi Paesi a causa di regimi teocratici che limitano giustizia e libertà dei popoli. Attraverso la Costituzione italiana e la storia della lotta di liberazione vogliamo favorire un momento di riflessione, soprattutto per i nostri studenti”.
E’ toccato, invece, ad Anna Martino, presidente dell’Anpi di Melfi introdurre l’incontro.
“Sono orgogliosa e fiera perché, in questi giorni, gli studenti di Melfi, attraverso la ricerca e lo studio, hanno approfondito la conoscenza dell’articolato della Costituzione, la storia che ha portato alla sua stesura, il contesto storico in cui si è formata con particolare riferimento alla questione dei diritti umani. Per la difesa e l’attuazione degli ideali di libertà, giustizia, democrazia, solidarietà e di rispetto di ogni essere umano, valori cardini contenuti nella nostra Costituzione, è necessario partire dai luoghi in cui si costruisce e si protegge il futuro della nostra società. Questo luogo è la Scuola”.
Nel corso dell’incontro non sono mancati approfondimenti, considerazioni e confronti circa le condizioni di vita di tante donne che vivono in Paesi affamati, divisi e dilaniati da regimi dittatoriali dove alle donne vengono negate dignità e diritto di esistere. Alcuni studenti, inoltre, hanno rivolto domande di confronto a Michele Petraroia dell’ANPI Nazionale che, con le sue risposte e i suoi approfondimenti, ha offerto a tutti i presenti tanti altri spunti di riflessione.
“Le iniziative culturali promosse a Melfi – ha sottolineato quest’ultimo- rappresentano il miglior modo per celebrare i 75 anni della Costituzione e per soffermarsi sull’80° anniversario della lotta di liberazione dal nazifascismo che proprio in Basilicata dopo l’8 settembre 1943 vide insorgere la città di MATERA, prima in Italia, successivamente insignita per quei fatti con la Medaglia d’oro al Valor Civile e la Medaglia d’argento al Valor Militare. Mai come in questa fase buia che sta attraversando l’umanità abbiamo tutti il dovere di sostenere l’impegno per la Pace e adoperarci perché i diritti sanciti dalla nostra Costituzione possano essere attuati più che ignorati, cancellati o stravolti. Ribadire l’unità e la indivisibilità dell’Italia sancita all’art. 5, l’accesso al diritto al lavoro, alla sanità e all’istruzione per tutti i cittadini italiani ovunque residenti, la salvaguardia delle fasce sociali più deboli e l’affermazione concreta dei principi di parità ed uguaglianza tra i generi. È, straordinariamente, rilevante che a Melfi si sia approntato un programma coinvolgendo soprattutto i giovani e le scuole, così com’è significativa la condivisione di una serie di eventi tra istituzioni locali, associazioni, studiosi, organizzazioni e mondo accademico. L’ANPI richiama l’attenzione per il prossimo 25 Aprile sulle Madri Costituenti e sulle tante Donne che si opposero al fascismo durante il ventennio e coloro che lottarono per la libertà durante la guerra di liberazione. Donne che hanno contribuito a scrivere col loro coraggio la Costituzione conquistando il diritto al voto, la libertà e la democrazia. Melfi e la Basilicata rappresentano un crocevia di Donne straordinarie che abbiamo il dovere di far conoscere alle nuove generazioni perché nessuno dimentichi le negazioni, le limitazioni e l’oppressione fascista contro le Donne. A nome dell’Anpi Nazionale esprimo un sentito apprezzamento alla comunità di Melfi, alla Sezione Anpi della città, alle istituzioni locali, alle scuole, alle associazioni ma soprattutto ai tanti giovani che sotto la guida dei propri docenti hanno realizzato dei lavori di grande valore ideale sul significato del 25 Aprile quale data simbolo della nascita della libertà e della democrazia in Italia”.