Transizione verde, Coviello (FdI): “Possibilità che la nostra Regione sia capofila nel proporre la modifica dei criteri di compensazione”
“Il tema delle fonti di energia proprio in Basilicata ha assunto nel passato e assume ancor più in questo momento storico una rilevanza strategica non solo per il contributo relativo alle fonti energetiche rinnovabile (FER) ma anche per il ruolo centrale in materia di fossile. In tale direzione va la mozione concernente il ‘Recepimento delle emanande Linee guida in materia di Autorizzazione e procedure amministrative in materia di energia elettrica da fonti rinnovabili (FER) in applicazione del D.Lgs. 8 novembre 2021, n. 199’ da me presenta nel mese di luglio scorso ed iscritta al n. 78 dell’ordine del giorno del Consiglio regionale del 18 aprile”. Lo evidenzia il capogruppo di FdI, Tommaso Coviello che aggiunge: “Tale mozione, infatti, oltre alla tematica riguardante l’individuazione dei principi e dei criteri per stabilire le superfici e le aree idonee e non idonee all’installazione degli impianti a fonti rinnovabili, mira, de iure condendo, proprio alla possibilità che la nostra Regione sia la capofila nel proporre la modifica dei criteri di compensazione contenuti nelle Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili (D.M. 10/9/2010). Per gli impianti eolici superiori a 30 MW e per gli impianti fotovoltaici superiori a 10 MW, il cui progetto sia stato sottoposto a VIA di competenza statale, quindi, occorrerebbe proporre e dunque prevedere, nel rispetto della Legge n. 387/2003 e del mutato quadro regolamentare unionale per il conseguimento della neutralità climatica, un contributo non sinallagmatico da parametrare per ogni kilowattora di energia elettrica prodotta dall’impianto, a favore dei comuni nei cui territori si trovano le aree oggetto dell’autorizzazione unica”. “Le risorse derivanti da questo contributo – conclude – potrebbero confluire in un Fondo Regionale (peraltro già istituto con l’art. 11 della L.R. 9/2022) vincolato e finalizzato alla realizzazione di progetti ed interventi volti prioritariamente alla transizione energetica e per lo sviluppo sociale, economico e produttivo dei comuni nei cui territori si trovano le aree oggetto delle autorizzazioni degli impianti. Il tutto alla luce dei dati sugli impianti FER in Basilicata che restituiscono una richiesta di 400 nuove autorizzazioni. In tal modo si avvierebbe una nuova programmazione anche in linea con il Piano Strategico Regionale che sappia armonizzare gli interessi nazionali e il futuro della Basilicata”.