“Accogliamo con grande favore la notizia comunicata dal presidente Vito Bardi e dall’assessore Alessandro Galella, relativa all’accoglimento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy della richiesta della Regione Basilicata per il riconoscimento dell’area di crisi complessa di Melfi, che proprio Confindustria Basilicata aveva proposto. Il regime di aiuti speciali di cui le aziende insediate nell’area industriale potranno godere rappresenta una boccata di ossigeno per un indotto in forte sofferenza. Si tratta di un importante risultato, frutto di una efficace sinergia tra Governo regionale e nazionale, raggiunto, peraltro, in tempi davvero molto rapidi. Bisogna ora impegnarsi per valorizzare al meglio gli strumenti che la Regione avrà a disposizione per il rilancio industriale e creare così i presupposti affinché il Governo confermi la volontà di aggiungere altre risorse agli iniziali 20 milioni di euro attualmente disponibili a valere sulle risorse del Fondo per la Crescita Sostenibile”.
E’ questo il commento del presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, che da tempo evidenzia la gravità della stato di salute in cui versano le imprese dell’indotto Stellantis, non solo per il concomitante effetto di carenza di componenti, caro energia e transizione energetica ma anche e soprattutto per la prevedibile riduzione dei volumi produttivi che è lecito attendersi per i prossimi anni sulla base del piano industriale della multinazionale.
“Per quanto questo riconoscimento sia un passaggio fondamentale che abbiamo fortemente voluto e sollecitato per la difesa di un insediamento produttivo di primaria importanza nazionale, riteniamo che esso non possa considerarsi bastevole all’effettivo rilancio industriale. Come abbiamo più volte asserito, la situazione a Melfi è molto grave con uno scenario sempre più allarmante per i prossimi mesi e un conseguente massiccio ridimensionamento industriale e occupazionale. Il risultato di oggi ci insegna che la cooperazione tra livello istituzionale e parti economiche e sociali può dare buoni frutti. Con lo stesso sforzo di coesione va portata avanti la partita più complessa: con il sostegno del Governo nazionale, va instaurata una interlocuzione forte con Stellantis che conduca a una revisione del Piano industriale per ottenere a Melfi maggiori volumi produttivi, attivando tutte le leve di competitività disponibili. È un impegno comune doveroso e urgente per la difesa e il rilancio di un comprensorio industriale che ha scritto pagine gloriose dell’automotive italiano e che merita nuove chance per il futuro”.