Sabato 22 aprile 2023 con raduno previsto alle ore 10, in via Verrastro, nei pressi del Palazzo della Giunta Regionale. è in programma una mobilitazione contro l’autonomia differenziata indetta dal Coordinamento contro l’Autonomia Differenziata composto da oltre sessanta forze politiche, associative e civiche.
La mobilitazione, inizialmente fissata per lunedì 17 aprile, è stata rinviata a causa delle avverse condizioni climatiche e al fine di consentire la più ampia partecipazione civica e istituzionale possibile, a valle delle numerose richieste di adesione pervenute.
Il Coordinamento ritiene urgente e improrogabile mobilitarsi contro lo sciagurato disegno di legge (ddl) Calderoli, che si scrive “autonomia differenziata” e si legge “scissione e implosione del Paese”.
Se, infatti, il ddl Calderoli diventasse realtà, i principi di eguaglianza, solidarietà e unità alla base del nostro Paese sarebbero definitivamente compromessi.
L’autonomia differenziata inasprirebbe, inevitabilmente e forse irreversibilmente, le forti disparità che già dividono il Paese, generando una frattura tra cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Scuola, sanità e trasporto pubblico rischiano di essere i comparti prima e più gravemente colpiti.
L’accesso ai diritti fondamentali garantiti a ciascuna e a ciascun cittadino dalla nostra Carta Costituzionale risulterebbe, di fatto, azzoppato.
Questo disegno di legge – destinato ad aumentare, inesorabilmente, le disuguaglianze già presenti all’interno del nostro tessuto sociale e ad accrescere il livello di conflitto e di competizione tra le singole Regioni – deve essere fermato a tutti i costi.
Sconcerta, in questo quadro già desolato, la posizione a favore del ddl Calderoli espressa dal Presidente della Regione, Vito Bardi, e da tutto il centrodestra lucano.
La lotta contro l’autonomia differenziata deve vederci uniti e compatti a salvaguardia del Mezzogiorno e, dunque, dell’unità del Paese.
In occasione della mobilitazione, inoltre, sarà possibile firmare a favore della legge di iniziativa popolare contro l’autonomia differenziata promossa dal Coordinamento per la democrazia costituzionale.
A sabato, per la Basilicata, il Mezzogiorno e il Paese.
Contro ogni autonomia differenziata senza se e senza mai. Rifondazione Comunista in piazza contro l’autonomia differenziata a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori Rmi e Tis.
Rifondazione Comunista di Basilicata invita a partecipare tutti i cittadini lucani al presidio che si terrà sabato 22 Aprile a Potenza sotto gli uffici del governo regionale.
Con il disegno di legge del governo Meloni sull’autonomia differenziata, si compie definitivamente quel processo di smantellamento della carta costituzionale avviato dal centro sinistra nel 2001 con la modifica del titolo V° della costituzione e che in questi venti anni è stato portato avanti un po’ da tutte le forze politiche oggi presenti in parlamento.
Con questo ulteriore passo, le disuguaglianze sociali e territoriali, già oggi enormi ed insopportabili nel nostro paese, in termini di fruibilità dei diritti essenziali come il diritto alle cure, all’istruzione e finanche in termini di aspettativa di vita, rischierebbero di esplodere e diventare irreversibili.
Ad esempio la sciagurata frammentazione del sistema sanitario nazionale in venti piccoli ed inefficaci sistemi sanitari regionali, di cui abbiamo pagato le conseguenze soprattutto nella fase più acuta della recente pandemia, rischia di estendersi ad altri delicatissimi ambiti, come appunto l’istruzione, l’ambito lavorativo con la fine dei contratti collettivi nazionali e la libera interpretazione del delicatissimo tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, ecc.
Contro tutto questo continueremo a scendere in piazza con la forza e la determinazione di chi questo processo lo ha sempre coerentemente combattuto, ma anche con la consapevolezza che la posta in gioco oggi impone la ricerca della più ampia mobilitazione possibile.
Sabato 22 Aprile saremo davanti agli uffici di un governo regionale che esprimendo in sede di conferenza stato-regioni, il proprio sostegno al disegno di legge sull’autonomia differenziataha gettato definitivamente la maschera, mostrandosi per quello che in realtà è sempre stato:
non un semplice governo inetto ed incapace di amministrare il nostro territorio, ma un efficientissimo strumento nelle mani degli interessi economici e politici che vogliono la definitiva marginalizzazione della nostra regione.
Saremo quindi ancora una volta in piazza contro ogni ipotesi di autonomia differenziata; e lo saremo a fianco e con le modalità proposte dai lavoratori Rmi e Tis lucani in lotta ormai da diverse settimane contro la vergogna del lavoro nero utilizzato da diverse istituzioni ed enti pubblici locali per garantire i servizi minimi essenziali alla cittadinanza.
Con i lavoratori Rmi –Tis, contro l’autonomia differenziata perché siamo convinti che l’unico modo per opporsi concretamente all’aumento delle disuguaglianze e delle ingiustizie che si stanno predisponendo con questo disegno di legge, sia quello di lottare contro le ingiustizie e le disuguaglianze che già oggi affliggono tante lavoratrici e lavoratori.