A distanza di pochi giorni dalla celebrazione della Festa di Maria SS della Bruna, moltissimi materani si sono interrogati sullo stato dei lavori di ristrutturazione che sono in corso nella cattedrale di Matera. A tal proposito, l’Arcidiocesi di Matera-Irsina e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata ritengono opportuno dare un’informazione pubblica per dare risposta alle tante richieste pervenute da parte del popolo materano che con gioia, commozione e trepidazione attende la riapertura al culto della cattedrale. Gli Enti predetti desidererebbero restituire, previo completamento del restauro, alla Diocesi, al popolo materano e all’umanità intera, il patrimonio storico, artistico e religioso rappresentato dall’insigne monumento materano. Tra i diversi valori che entrano in gioco, e che vanno presi in considerazione in questa vicenda, certamente non sono secondari sia la tutela del patrimonio storico, artistico e religioso sia quello della salvaguardia della pubblica incolumità: essi precedono la legittima attesa della fruizione del monumento. I lavori in corso attualmente, appaltati nel 2010, dovrebbero concludersi nel 2012, pur tuttavia questi lavori non saranno sufficienti ad assicurare la piena agibilità della cattedrale. Infatti, per la riapertura al culto, sono necessari lavori di consolidamento della copertura della navata centrale, del completamento delle navate laterali e delle cappelle e dell’adeguamento liturgico, nel rispetto delle norme del Concilio Vaticano II, dell’area presbiterale. Infine, e non da ultima, è necessaria una verifica sismica al fine della salvaguardia della pubblica incolumità. Per tali nuove ed incombenti necessità è stato inoltrata, a cura dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina, richiesta di finanziamento alla Regione Basilicata. L’auspicio massimo degli Enti scriventi è che i nuovi finanziamenti possano subito essere assegnati dalla Regione Basilicata al fine di compiere i necessari lavori per restituire all’Arcivescovo mons. Salvatore Ligorio l’uso della sua “Cattedra” per l’esercizio delle funzioni di culto.
Arcidiocesi di Matera-Irsina e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata
CAMERA DI COMMERCIO DI MATERA: CATTEDRALE E TV PERNI DELLE TRADIZIONE
La piena disponibilità della cattedrale di Matera, a nove anni dalla chiusura, e la necessità di favorire la piena fruibilità della festa del 2 luglio a quanti sono impossibilitati a seguirla a livello locale o perché residenti fuori regione all´estero, sono priorità sulle quali ripiegarsi per restituire “integrità” all´evento della tradizione più atteso dai materani. E´ il senso dell´intervento del presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, che esprime rammarico per la “incompletezza” di due momenti fondamentali della Festa che ne limitano immagine e offerta.
“Il limite della diretta televisiva- ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli -concentrata in poche ore ,soprattutto alla sera, penalizza quanti sono impossibilitati a seguire l´evento perché costretti a casa o presso le rispettive attività produttive o perché risiedono fuori regione o all´estero. Ci sono giunte segnalazioni di imprenditori, in particolare, che hanno appreso con stupore un provvedimento in controtendenza rispetto alla tradizione della festa. Non siamo contrari alle innovazioni, alle diversificazioni dell´offerta, alle logiche di mercato per l´inserimento di soggetti imprenditoriali che possano contribuire a migliorare offerta e immagine del 2 Luglio, alla presenza di network televisivi e multimediali nazionali e internazionali, ma occorre ricordare che la Festa è prima di tutto dei materani, che l´attendono tutto l´anno per poterla seguire e vedere. Riteniamo che la questione potesse essere approfondita e valutata, per tempo, in tutti i suoi aspetti, finanziari e organizzativi, per non venire meno a questa esigenza”. L´altra questione toccata da Tortorelli riguarda i tempi di riapertura del Duomo, a causa di lavori di restauro e consolidamento che richiedono finanziamenti aggiuntivi. “Anche la Cattedrale e piazza Duomo -ha detto Tortorelli – fanno parte di una tradizione interrotta che va ripresa, accelerando il più possibile i tempi per la riapertura del Tempio e con i necessari finanziamenti. Nel 2013 saranno trascorsi 10 anni dalla chiusura. Auspico che si produca il massimo sforzo perché la Protettrice torni a svolgere quel ruolo e quel significato religioso che sono nella memoria del popolo materano e delle diverse fasi della Festa”.
E’ una vera vergogna. Soltanto in Basilicata succedono queste cose così strane. Sono trascorsi moltissimi lunghi anni per il restauro della Cattedrale di Matera e ancora non si conosce non solo la data di ultimazione dei predetti lavori ma nemmeno chi dovrebbe spingere alla Soprintendenza ai Beni Architettonici affinché la Basilica venga aperta. Purtroppo noi materani ci ricordiamo del Duomo soltanto nel periodo della Festa di Maria Santissima della Bruna. Sarebbe opportuno che si costituisse un Comitato permanente affinché desse una svolta a questo annoso problema.
come tutto accede in questo paese, c’è chi mangia sopra! non mi meraviglio che la cattedrale sia ancora chiusa, si sa più tempo passa, più dura il magna magna! Ah che bella la politica, anzi questa politica! la dovremo insegnare a scuola su come si ruba in italia e soprattutto nella ns. regione!. Chi sa tace, come le tre scimmiette.
…non ho parole!…siamo riusciti a farci fregare anche quest’anno da questa gentaglia.
Con questi presupposti, Matera capitale della cultura ce la sognamo.
…SVEGLIA!!!