Il racconto dell’ascesa e del declino della borghesia materana è il tema dell’ultimo lavoro di Alfonso Pontrandolfi.
L’ex sindaco di Matera ha presentato il suo libro “La Terra. Ascesa e caduta della borghesia agraria materana” al Circolo La Scaletta di Matera.
La serata, coordinata da Anna Pagliei, è stata articolata in due momenti di conversazione con l’autore: nella prima parte, dedicata al suo volume, ha dialogato con l’autore l’architetto Lorenzo Rota; nella seconda parte è stata ripercorsa la mobilitazione del territorio, negli anni 70, contro l’insediamento nel Metapontino della Liquichimica, uno stabilimento per la produzione di bioproteine. A confrontarsi in questo caso con l’autore è setato Raffaello de Ruggieri.
Già sindaco di Matera e presidente del Circolo La Scaletta, protagonista della scena politica e sociale della regione, di cui ha raccontato le vicende contemporanee svelando spesso retroscena e particolari inediti, Pontrandolfi affronta nel suo libro un tema essenziale per la conoscenza della condizione socioeconomica di Matera dalla seconda metà del Settecento alla prima metà del Novecento.
Un’accurata ricerca che ricostruisce l’evoluzione della proprietà fondiaria e il ruolo dei beni ecclesiastici, acquisiti dallo Stato nella seconda metà dell’Ottocento, nell’affermazione di una nuova classe dirigente e nella sua sua successiva caduta seguendo il filo storico dell’Italia post unitaria e fascista, e le trasformazioni seguite all’istituzione della Provincia di Matera e alla nascita di un ceto impiegatizio e delle libere professioni che ha segnato il futuro della città.
Ne scaturisce una ricostruzione particolarmente efficace delle dinamiche e delle trasformazioni che hanno interessato la società materana e delle successive evoluzioni della sua classe dirigente, utile anche per una più completa valutazione delle sue attuali condizioni.
Nella seconda parte delle conversazioni sono stati approfonditi gli aspetti controversi della vicenda della Liquichimica, un progetto che negli anni ’70 avrebbe potuto cambiare per sempre il volto della Basilicata.
Un investimento pubblico-privato da centinaia di miliardi di lire e un’occupazione stimata di 10mila addetti per la produzione di proteine derivate dal petrolio. Avrebbe dovuto insediarsi lungo l’asse basentano-metapontin, trasformando in un petrolchimico quella che in quegli anni veniva definita la California del Sud Italia, ma fu fermato dalla ferma opposizione del territorio poco prima che il progetto saltasse per la scoperta della cancerogenicità dei prodotti.
La vicenda è stata dibattuta da Alfonso Pontrandolfi (in quel periodo presidente de La Scaletta) e da Raffaello de Ruggieri, due dei protagonisti principali di quella vittoriosa battaglia.
“Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di storia della Basilicata, quello di lunedì – sottolinea il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi – che abbiamo voluto organizzare in un momento delicato per la vita del nostro territorio in cui il ricordo delle battaglie del passato, che hanno visto La Scaletta sempre in prima linea, dev’essere da esempio per lavorare alla costruzione di un’idea sostenibile e moderna della Basilicata”.
La fotogallery della presentazione del libro di Alfonso Pontrandolfi (foto www.SassiLive.it)