Si è svolta l’assemblea dei lavoratori della polizia locale di Potenza la quale, tra le varie tematiche discusse all’ordine del giorno, ha incentrato particolare attenzione alla drammatica carenza di organico e, quindi, alle gravi difficoltà che si affrontano per dare adeguate risposte alla molteplicità dei servizi richiesti dall’utenza nonché all’insostenibile disagio professionale conseguente alle condizioni lavorative che si traducono in termini di elevato stress e malessere quotidiano.
La questione è stata dettagliatamente rappresentata, in tutta la sua elevata criticità, all’attuale amministrazione comunale, già dal mese di giugno dello scorso anno 2022: nel corso del tempo si sono svolti diversi incontri con la controparte – sia politica e sia dirigenziale – la quale sebbene abbia assunto precisi impegni, allo stato, non vi è alcuna certezza né sui tempi né sui modi di soluzione della citata problematica.
Ciononostante, a fronte di pesanti sacrifici, questa polizia locale ha sempre adempiuto al proprio dovere assicurando, comunque, la soddisfazione della gran parte delle richieste di intervento e l’assolvimento di importanti eventi svolti in città.
Allo stato attuale, purtroppo, si rileva la totale disattenzione di questa amministrazione connotata dalla evidente inerzia riguardo alla risoluzione delle tante problematiche che attanagliano la polizia locale di Potenza: basti pensare che sono ormai due anni che il corpo è privo della indispensabile figura apicale del “dirigente/comandante”. Non si comprende, inoltre, per quale motivo non si è riusciti a dare immediato corso almeno alle assunzioni di personale a tempo “determinato”. Allo stesso modo, risulta inaccettabile che non si sia riusciti neppure a trasformare il rapporto di lavoro, da tempo parziale a tempo pieno, di due unità già in servizio.
La situazione di grave carenza di personale è tale per cui, soprattutto nei turni serali, e in particolar modo nei fine settimana o alla vigilia di festività infrasettimanali, risulta oltremodo difficile non solo garantire i servizi d’istituto ma anche la stessa sicurezza e la tutela della incolumità dei lavoratori; senza dire che è sufficiente anche una sola assenza dal lavoro o qualunque altro impedimento per entrare nella criticità totale della gestione del servizio.
Inoltre, non è più sostenibile la situazione in base alla quale al personale di polizia locale venga richiesto, ormai da tempo, l’espletamento di attività che non sono connesse, direttamente, alle peculiarità ed alla specificità sia del ruolo sia della funzione di polizia locale: per esempio, la rappresentanza e la difesa dell’Ente al giudice di pace o la cura della materia della depenalizzazione; la cura delle attività inerenti i debiti fuori bilancio; la cura delle attività inerenti la formazione dei ruoli per le violazioni non riscosse; tutte le attività inerenti gli affari generali e di segreteria con i relativi adempimenti burocratico-amministrativi; un insieme di attività, queste, che “snaturano” e distolgono la polizia locale dagli effettivi compiti a questa assegnati dalla vigente normativa di settore, sia regionale sia nazionale.
Per i motivi l’assemblea della polizia locale ha proclamato lo stato di agitazione con il blocco di ogni forma di lavoro straordinario a decorre dal 2 maggio. I lavoratori hanno chiesto al Comune di Potenza la convocazione di un incontro urgente. Nell’attesa, si riservano di sostenere le ragioni della propria protesta con ogni forma di lotta consentita dalla legge fino a ricorrere allo sciopero se necessario.