Un protocollo di gemellaggio, scambio culturale e di promozione-cooperazione economica è stato firmato ad Acerenza tra il sindaco Fernando Scattone e i colleghi della Romania. La delegazione arrivata dalla Romania, molto qualificata, è composta tra gli altri dal vice Prefetto di Ploiesti (Emil Draganescu), una senatrice e una deputata nazionali, il sindaco di Ploiesti – una città di 200mila abitanti – (Florin Mihai Pelin) che è anche il presidente dell’Associazione Comuni Prahva (92 comuni) e altri due sindaci, una piccola delegazione dalla Moldavia, accompagnati da Micea Cosma presidente dell’associazione Ploiesti e Giovanni Baldantoni (Palazzo Italia Bucarest) che hanno curato gli aspetti organizzativi.
Per il sindaco Scattone “Acerenza, insieme all’Alto Bradano (presente anche il sindaco di Forenza Francesco Mastrandrea) ha accolto la sfida per diventare destinazione turistica internazionale”. “Una giornata storica – dice il sindaco – che va al di là dei significati di fratellanza e cooperazione per diventare un piccolo e significativo esempio di costruzione della nuova cittadinanza europea. Un modo per rafforzare il senso di appartenenza all’Europea soprattutto in questa fase tragicamente segnata dalla guerra in Ucraina”. Giovanni Baldantoni, “acheruntino doc”, che dal 2018 ha aperto a Palazzo Italia Bucarest il “Desk Acerenza” e da anni ha lavorato per il protocollo, sottolinea le opportunità di scambi economici in una delle aree della Romania – afferma – tra quelle a più alta crescita agricola e manifatturiera, dove già opera un numero significativo delle 30 mila imprese italiane. I dati dell’export italiano in Romania al 2022 – al secondo posto in relazione ai partner commerciali della Romania, al quinto posto sulla lista degli investitori stranieri – hanno superato i 9,5 miliardi di euro con forte richiesta di prodotti alimentari, abbigliamento che sono la caratteristica del “made in Italy”. Enza Barbaro, che a Palazzo Italia Bucarest tiene corsi di cucina, conferma il crescente interesse dei romeni per il “mangiare tradizionale italiano”. I componenti della delegazione romena hanno illustrato come è possibile investire a Ploiesti a due passi dall’aeroporto della capitale con ampia disponibilità di terreni agricoli e aree da destinare a piccole attività produttive con una legislazione adeguata ad accelerare investimenti esteri anche con la formazione di società miste. Rocco Pappallardo, vice presidente della Provincia di Potenza, ha affermato che “Acerenza e l’Alto Bradano si riappropriano del posto che meritano nell’attenzione nazionale ed europea. Qui ci sono le risorse per promuovere lo sviluppo e l’economia locale. Il buon livello di integrazione di cittadini romeni trasferiti in provincia di Potenza – ha detto – conferma che l’intreccio di valori e di culture è ricchezza”.
L’ incontro si è concluso con l’inaugurazione dell’effigie di Vlad III, venerato come eroe popolare in Romania, così come in altre parti d’Europa, per aver protetto la popolazione dall’invasione dei Turchi, installata a due passi dalla cattedrale dove si trova il blasone del drago alato, simbolo del celebre Vlad III Basarad o Balsarad- detto Dracula, che deriva il nome proprio da Draco (drago nello stemma), divenuto celebre nel corso del 1800 a seguito del romanzo di fantasia dello scrittore irlandese Stoker. La leggenda racconta che in una cripta della Cattedrale di Acerenza si ritroverebbe la salma di Maria Balsa , coniuge del Conte Ferrillo, la figlia di Vlad III più noto come il conte Dracula.