Il Ministero dell’Interno (Dipartimento per gli affari interni – Direzione Centrale per le Autonomie), con una nota ufficiale datata 28 Aprile 2023, ha definitivamente messo a tacere (si spera), le improprie valutazioni ed improvvide esternazioni propalate, a più riprese, dal Sindaco di Ruoti, circa il possesso dei requisiti per la nomina a Segretario Generale della Provincia di Potenza, dott. Giovanni Conte.
“Lo spreco di carta e di tempo, sottratto alla sua attività professionale e funzione di sindaco, da parte del primo cittadino ruotese, con evidenti note di natura e vilipendio personale, probabilmente a seguito di precise denunce a suo tempo reiterate nei suoi confronti da parte dello scrivente, già segretario del Comune di Ruoti (quale ad esempio per interruzione di pubblico servizio) trova il riscontro diretto nella citata nota ministeriale che, di fatto, conferma che il Sindaco di Ruoti disconosce, dolosamente o colpevolmente, normative e circolari che disciplinano l’istituto della iscrizione nelle relative fasce professionali dei segretari comunali e provinciali e che si sono succedute nel tempo.
A tal proposito, il Ministero dell’Interno, aveva già ripetutamente scritto che per poter svolgere la propria attività nelle amministrazioni di maggiori dimensioni, i segretari comunali dovevano aver maturato non “effettivo servizio” di almeno 2 anni di anzianità nei centri minori della stessa fascia, ma di “anzianità nella qualifica”, anzianità dal sottoscritto maturata sin dal lontano 2012.
Concetto ribadito in maniera netta e decisa dalla nota di risposta Ministeriale (che si allega) nella quale si precisa il riconoscimento dell’anzianità di servizio del sottoscritto Segretario generale della Provincia avendo individuato “con una precedente circolare, il proprio ambito di applicazione, con specifico riferimento alle sole fattispecie per cui non risultava definita la posizione del segretario in merito alla idoneità in questione”.
L’aver inopinatamente scomodato 100 Sindaci della provincia potentina, l’essersi accreditato come rappresentante degli stessi in note di contenuto addirittura diffidatorio dirette al Prefetto di Potenza ed allo stesso Ministero “ignorando” tali pronunciamenti, dimostrano, a mio avviso, la inadeguatezza e la strumentalità delle azioni messe in atto da un amministratore che, tra l’altro, risulta essere anche un avvocato.
Resta l’amarezza sul piano umano per aver dovuto subire accuse, diffamazioni pubbliche e fango buttato alla rinfusa sulla mia professionalità e onorabilità, che non ha paragoni con chi invece di dedicare il suo tempo al governo della comunità locale che lo ha chiamato a tale ruolo, preferisce distrarre le attività ministeriali da compiti ben più gravosi.
Sperando di aver definitivamente chiarito sul piano tecnico la questione al sindaco di Ruoti, mi riservo di tutelare la mia onorabilità e quella dell’Ente in cui opero, coinvolto, suo malgrado, nelle infondate dichiarazioni del Sindaco di una comunità che merita rispetto ed onore, nonostante la si cerchi di coinvolgere in diatribe di cui non se ne avverte bisogno alcuno.
D’altra parte sono certo, avendone avuto riscontro diretto, che tanti onesti amministratori comunali dedicano il loro tempo a servire i propri cittadini, più che a instaurare sterili polemiche, volte per lo più a distrarre i propri cittadini a fronte di problemi locali reali di cui si è incapaci di risolvere”.