Seduta consiliare infuocata a Palazzo San Gervasio a causa di una pregiudiziale di legittimità posta dal consigliere di opposizione Mario Saluzzi sul DUP, Documento Unico di Programmazione dell’ente. Secondo Saluzzi la contestuale discussione, nella medesima seduta consiliare, sia del DUP che del Bilancio di previsione, è in palese contrasto con la normativa che prevede che il DUP sia approvato in una seduta del consiglio comunale “dedicata” alla quale deve seguire un’altra distinta per l’approvazione del bilancio.
La giunta comunale, guidata dal sindaco Luca Festino ha invece approvato contestualmente il 5 aprile 2023 sia il DUP che lo schema di Bilancio di previsione. Perseveranti poi nell’ignorare le norme, entrambi gli importanti atti, sono stati proposti per la successiva approvazione al Consiglio Comunale del 28 aprile scorso. In quella sede il consigliere Saluzzi, tra lo sgomento degli altri consiglieri e la sorpresa del Sindaco, ha presentato una pregiudiziale di legittimità, che ha costretto il sindaco Festino dapprima a sospendere la seduta e poi a votare la pregiudiziale.
Al rientro in aula, la maggioranza pur votando contro la proposta di Saluzzi, ha poi deciso di approvare solo il DUP e rimandare l’approvazione del bilancio in un’altra seduta, riconoscendo così l’errore commesso.
Non sono mancati poi momenti di tensione, tra il Sindaco ed il consigliere di opposizione che rimarcava l’errata procedura osservata ed il mancato coinvolgimento degli altri consiglieri e degli attori sociali di Palazzo San Gervasio.
“Mi meraviglia che il Sindaco Festino, che come noto è un funzionario della Carte dei Conti, non conoscesse la esatta procedura da osservare per l’approvazione del DUP e del Bilancio”, ha dichiarato Mario Saluzzi che ha aggiunto poi: “nel corso della seduta ho fatto presente che il DUP doveva essere costruito attraverso una maggiore partecipazione non solo di tutti i consiglieri comunali ma anche con gli attori sociali del territorio come i sindacati e la risposta del Sindaco è stata sprezzante, segno evidente della poca sensibilità e rispetto verso la comunità che amministra”.
Ed ancora, “La programmazione a monte del bilancio è un momento importante dove tutta la comunità, non solo quella politica, può e deve dare il proprio contributo. Solo con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti si amministra bene una comunità. Spero che questo episodio faccia da pungolo al Sindaco Festino ed alla sua amministrazione per cambiare registro e non rimanere rinchiusi ed arroccati nelle stanze del potere”.
Di seguito la replica del sindaco di Palazzo San Gervasio, Luca Festino
La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) Puglia-Bari, sui cui fonda la questione pregiudiziale posta dal Consigliere Saluzzi, afferma che la discussione e l’approvazione del Documento Unico di Programmazione(DUP) debba essere svolta in apposita e specifica seduta “dedicata” preliminare rispetto alla seduta di approvazione del Bilancio di previsione.
Tale assunto non poggia su una espressa norma di legge che stabilisce la necessità, nonché il divieto, di esaminare e approvare, nella stessa seduta di Consiglio Comunale, il DUP e il Bilancio di previsione. In altre parole la normativa non prevede sedute “dedicate”. Pertanto, l’enunciato “contrasto con le disposizioni normative vigenti”, è totalmente errato in quanto lasentenza del TAR non è “norma”ed esplica i suoi effetti soltanto tra le parti e, peraltro, con valenza limitata all’ambito regionale cui fa capo l’organo di giustizia amministrativa.
Entrando nello specifico non risultano pronunciate sentenze del TARBasilicata, né tantomeno sentenze del Consiglio di Stato, che prevedano le suddette “sedute dedicate”.
Vorrei sottolineare che le prerogative riconosciute ai consiglieri sono garantite dall’art.174 del D.lgs. 267/2000 che, al comma 2 recita:
“Il regolamento di contabilità dell’ente prevede per tali adempimenti un congruo termine, nonché i termini entro i quali possono essere presentati da parte dei membri dell’organo consiliare e dalla Giunta emendamenti agli schemi di bilancio. A seguito di variazioni del quadro normativo di riferimento sopravvenute, l’organo esecutivo presenta all’organo consiliare emendamenti allo schema di bilancio e alla nota di aggiornamento al DUP in corso di approvazione”.
Ebbene il Consigliere comunale ha ricevuto da parte dell’Ente, con nota prot. 3588 del 7.4.2023, la comunicazione di avvenuto deposito del DUP e dello schema di Bilancio di previsione nel termine stabilito dal Regolamento comunale di contabilità, nel rispetto delle garanzie e delle prerogative spettanti al consigliere comunale. Pertanto, lo stesso avrebbe potuto, come previsto dalla legge e dal Regolamento di contabilità, presentare emendamenti al DUP e al Bilancio di Previsione.
Le garanzie dei consiglieri comunali e il concorso degli stessi all’approvazione dei documenti di programmazione e di bilancio sono tutelate attraverso il rispetto dei termini regolamentari di esame e di presentazione degli emendamenti. I consiglieri conservano integri tutti i loro poteri qualunque sia la seduta nella quale il consiglio esamina il DUP, dedicata o meno.
La decisione del Consiglio Comunale di discutere e approvare il DUP nella seduta del 28 aprile e di rinviare l’approvazione del Bilancio di previsione ad altra seduta, lungi dall’essere conseguenza di un errore commesso dal Sindaco e dall’Amministrazione, come evidenziato dal Consigliere Saluzzi, è scaturita, invece, dallo spirito di collaborazione ed ascolto che contraddistingue l’Amministrazione nei rapporti di dialettica politica con tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza.Tanto più che, essendo intervenuta la proroga del termine di approvazione del Bilancio di previsione, rinviato al 31 maggio, si è voluto consentire al consigliere Saluzzi di proporre eventuali modifiche ed emendamenti al DUP e, conseguentemente, al Bilancio di previsione.
E’ di tutta evidenza, invece, la strumentalità e il mero ostruzionismo posto in essere dal consigliere Saluzzi, atteso che lo stesso ha abbandonato l’aula consiliare, rinunciando quindi all’esercizio di quelle prerogative che, solo formalmente, nella pregiudiziale aveva invocato e che, evidentemente, nei 20 giorni avuti a disposizione per «studiare» i documenti di programmazione non avevano portato all’elaborazione di alcun emendamento, con l’unica conseguenza di non aver contribuito fattivamente alle scelte programmatiche dell’ente che potevano avere ricadute positive sull’intera comunità.
Ognuno si qualifica per le proprie scelte. Ci sono consiglieri di maggioranza e minoranza che credono fermamente che le idee siano da esprimere con correttezza e lealtà attraverso il confronto costruttivo e diretto nei luoghi della democrazia e altri che, calpestando la capacità di analisi e di giudizio dei cittadini, nell’era della realtà virtuale, esprimono – via web – il “dissenso a prescindere”, prospettando scenari farciti da omissioni, inesattezze e falsità con l’obiettivo di acquisire consensi.
Con l’auspicio che nel futuro il confronto possa svolgersi su un piano costruttivo, invito tutti gli attori della vita amministrativa a vivere questa esperienza con quella tranquillità e quella serenità necessaria ad aumentare la qualità della vita della comunità e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni che, ricordiamolo, soprattutto nel massimo consesso, devono dare esempi di leale e corretta collaborazione.