La sentenza del Tar dell’Aquila che ha dato ragione nei giorni scorsi a tre famiglie di Pacentro, un piccolo borgo abruzzese, a cui era stata negata – su opposizione della Soprintendenza – l’autorizzazione ad installare, nell’ambito dei lavori del superbonus 110, tre impianti fotovoltaici sui tetti delle loro case, segna un punto di svolta storico sugli antichi borghi italiani. E’ il commento del Gruppo Cestari affidato al Presidente ing. Alfredo Carmine Cestari. La decisione dei giudici è destinata a fare giurisprudenza, perché ha sancito una nuova visione sul rapporto paesaggistico. Ovvero che i paesi trasformati in “borghi” non possono e non devono essere pezzi da museo, insomma, ma luoghi nei quali la gente deve vivere possibilmente al passo con i tempi. Una situazione – sottolinea la nota – che si ripete in tanti borghi del centro-sud. Il Tar, però, ha dato torto alla soprintendenza stabilendo che il diniego doveva essere motivato nel merito e non in via generica, ovvero con un no generalizzato al fotovoltaico, ma soprattutto stabilendo che l’inquinamento del paesaggio deve essere comunque bilanciato con quello dell’ambiente e della natura. Noi con il Progetto “Sud Polo Magnetico” – aggiunge Cestari – intendiamo dare il nostro contributo per valorizzare e promuovere in un’ottica di nuove strategie turistiche i borghi, custodi di storia, identità e tradizioni, stimolando proposte e progetti che vengono direttamente dai territori. In proposito gli strumenti da noi individuati risultano particolarmente efficaci per raccogliere le opportunità di vacanza all’aria aperta e in centri culturali: interventi di miglioramento dell’aspetto estetico dei luoghi e degli edifici pubblici e del tessuto insediativo; il recupero e la rifunzionalizzazione di edifici e spazi pubblici per la promozione del turismo ecologico, culturale ed enogastronomico con spazi espositivi dell’artigianato artistico e di qualità e degustazione dei prodotti locali; interventi sul verde pubblico, l’arredo urbano e l’abbattimento delle barriere architettoniche con recupero e riqualificazione degli spazi per favorire maggiore accessibilità e mobilità interna; il recupero di immobili per la creazione di “ospitalità diffusa”; la realizzazione e potenziamento di centri per l’offerta turistica, di servizi per l’accoglienza e di itinerari ricreativo/turistico-culturali; la creazione e il potenziamento della collaborazione con associazioni culturali, reti di imprese, Università, istituzioni scolastiche per la creazione di nuovi contenuti, servizi culturali e artistici; interventi di promozione, di carattere turistico-culturale. In tutto questo puntare alle comunità energetiche locali dotando i borghi di piccoli impianti fotovoltaici è un obiettivo coerente con il modello di sviluppo sostenibile che perseguiamo. Il compito del nostro gruppo di lavoro che ha professionalità ed esperienze maturate negli anni con basi operative a Moliterno, Fisciano-Salerno, Napoli, Milano e Bruxelles, in attività un po’ in tutte le regioni, dalla Lombardia alla Sardegna – conclude Cestari – è di affiancare i sindaci e sostenerli in tutte le fasi di studio, progettazione e realizzazione degli interventi”.