Continua a crescere la rete che, in Basilicata, si forma attraverso il progetto Respiro (Rete di Sostegno per Percorsi di Inclusione e Resilienza con gli Orfani Speciali), selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato per promuovere un modello di intervento e di cura che possa garantire una risposta efficace per la protezione di bambini e bambine rimasti orfani a causa di un femminicidio. Il progetto è attivo anche in Basilicata e vede come capofila a livello interregionale la cooperativa sociale Irene 95 ed ha come partner lucano il Ce.St.RI.M. Attualmente sono due le storie finora individuate e sulle quali si sta operando. Negli ultimi mesi sono stati sottoscritti protocolli d’intesa con chi, nei territori, si occupa di questa delicata tematica e che, ognuno per il proprio ruolo, è chiamato ad intervenire nel breve e nel lungo periodo per rendere attive le ”reti di prossimità” intorno agli orfani . Per questo venerdì 5 maggio 2023 alle 9.30 nella sala convegni del Ce.St.Ri.M., sarà sottoscritto un ulteriore protocollo, questa volta con la Commissione Regionale Pari Opportunità. Saranno presenti, tra gli altri, il Presidente del Ce.St.Ri.M. don Marcello Cozzi e La Presidente della CRPO Margherita Perretti. Nel corso dell’iniziativa saranno resi noti anche gli altri protocolli fino ad ora sottoscritti in Basilicata. ”Come Commissione Regionale Pari Opportunità abbiamo ritenuto molto importante stipulare questo Protocollo d’intesa con il Ce.St.RI.M., con cui già da qualche mese si è stabilito un rapporto di collaborazione- ha spiegato la Presidente Perretti- Infatti, nello svolgimento del nostro ruolo di organismo di garanzia, di contrasto ad ogni tipo di violenza e discriminazione, e promozione della cultura della rappresentanza paritaria, riteniamo nostro preciso dovere dare un contributo concreto nell’ambito del Progetto Respiro, con iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, attraverso attività formative e seminari sulla tematica degli orfani speciali e del contrasto alla violenza domestica. Riteniamo che solo con un’attività “in rete”, di collaborazione tra soggetti competenti, si possano raggiungere risultati puntuali e concreti”.