“Non ho votato la mozione sulla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali, perché il 30 marzo scorso sul tema ho preso una posizione chiara e netta, assumendomi in prima persona come ufficiale di Stato civile, la responsabilità di un atto contra legem”. A chiarirlo è il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, dopo il no alla mozione presentata da 4 consiglieri d’opposizione. Bennardi è già ufficialmente tra i cosiddetti sindaci arcobaleno d’Italia, che si ritroveranno il prossimo 12 maggio a Torino per mettere a punto strategie istituzionali comuni, al fine di chiedere un cambio di passo del Parlamento su questo tema, verso l’uguaglianza, la pari dignità di tutte le famiglie e gli interessi preminenti dei minori. “È un argomento importante e delicato, quello della registrazione dei figli di coppie omogenitoriali. -ha chiarito il sindaco- La volontà di questo Governo nazionale di imporre una posizione contraria sui diritti dei bambini e dei minori, è avvilente. Il diritto ad essere genitore è tutelato dall’Unione europea, e c’è un diritto negato quando un genitore deve delegare il partner, per portare il proprio figlio a scuola o in ospedale. Genitore sociale, intenzionale e biologico sono concetti antitetici rispetto alla necessità di offrire amore a un bambino. Quando arriva in Italia una coppia omogenitoriale con un bambino, il problema si pone. Io credo che, come hanno fatto altri sindaci (tra cui i colleghi di Roma, Bari e Firenze), si debba dire di no a questa ordinanza impositiva; per questo ritengo questa mozione superflua, alla luce dell’assemblea dei sindaci arcobaleno, a cui parteciperò salvo imprevisti. Dobbiamo chiedere un provvedimento legislativo, che faccia chiarezza su questa delicata materia. -conclude Bennardi- Nel frattempo, laddove ci fosse una trasgressione e una sanzione per la mia posizione critica contro l’ordinanza, sono pronto ad assumermi personalmente questo rischio che non è un atto di Consiglio ma personale del sindaco”.
Mag 03