Le Commissioni consiliari prima (presieduta da Aliandro), terza (presieduta da Quarto) e quarta (presieduta da Sileo) sono tornate a riunirsi, oggi, in seduta congiunta per l’approfondimento degli strumenti di programmazione finanziaria del triennio 2023-2025 della Regione Basilicata. A tal riguardo sono stati auditi il presidente dell’Anci Basilicata, Andrea Bernardo (collegato da remoto),Adriano Trupo per Cliniche della Basilicata, Giuseppe De Marzio di Sanità Futura e Michele Cataldi dell’Unità di crisi sanitaria Basilicata
Il presidente dell’Anci, Andrea Bernardo, collegato da remoto, ha comunicato di aver consegnato agli organismi consiliari un documento, redatto dal direttivo Anci, contenente le richieste economico finanziarie che favorirebbero la crescita e lo sviluppo socio-economico delle comunità lucane. Undici i punti principali contenuti nel documento che riguardano: Fondo Unico Autonomie Locali (chiesta la conferma dello stanziamento di 12 mln di euro, 6,5 in favore dei Comuni e 5,5 per le Province); Comuni in dissesto o predissesto (6 mln di euro); servizi socio-assistenziali alla persona, svolti dagli Ambiti territoriali dei Piani sociali di zona (15,8 mln di euro per i servizi sociali da trasferire agli Ambiti per l’anno 2022 e 21 mln di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025); servizi socio-sanitari (chieste risorse adeguate per il corretto funzionamento e il potenziamento dei livelli essenziali delle prestazioni); sanità e Piano sanitario regionale (risorse adeguate per assunzioni del personale e per gli investimenti infrastrutturali e strumentali); caro energia (risorse utili per riconoscere il bonus gas anche agli Enti locali); Acquedotto Lucano Spa (risorse necessarie a salvare la Società così da salvaguardare anche i bilanci dei Comuni soci e dei fornitori); RMI/TIS (stanziare ulteriori 8 mln di euro per l’annualità 2023 e 16 mln di euro per il 2024); trasporto pubblico locale (individuare risorse finanziare per incrementare il contributo forfettario in favore dei Comuni); programma Sviluppo rurale 2007/2013 (prevedere un apposito capitolo di spesa per i rimborsi Iva); patrimonio culturale intangibile della Basilicata (rifinanziarlo con le medesime risorse di cui alla Dgr 630/2022). Il direttivo dell’Anci chiede anche un maggior coinvolgimento nelle prossime fasi concernenti la programmazione regionale dei fondi strutturali europei (Fesr, Fse, Feasr), nonché dei fondi rivenienti dal Pnrr/Pnc e dal Psc/Fsc.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Braia che, tra l’altro, ha annunciato la presentazione di un emendamento riguardante le Ater di Potenza e Matera, Bellettieri sugli immobili dell’Ater occupati abusivamente, Perrino sulla questione delle morosità dei canoni alloggi Ater, Cifarelli sulla richiesta del finanziamento dei servizi socio assistenziali alla persona svolti dagli Ambiti territoriali per l’anno 2022 (servizi erogati dai Comuni e non ancora rimborsati).
Successivamente gli organismi consiliari hanno audito i rappresentanti di Cliniche della Basilicata, Adriano Trupo e di Sanità Futura, Giuseppe De Marzio unitamente a Michele Cataldi dell’Unità di crisi sanitaria.
Trupo ha posto l’accento sulla proposta di emendamento alla legge di bilancio presentata dall’Unità di crisi sanitaria Basilicata spiegando che “se la proposta venisse approvata, produrrebbe illeciti pregiudizi in danno di Cliniche della Basilicata”. A parere di Trupo, inoltre, “risulta palesemente incostituzionale la previsione contenuta nell’art.1 comma 1 nella parte in cui si ipotizza di accorpare in un unico calderone la spesa per l’assistenza specialistica ambulatoriale e quella per l’assistenza ospedaliera”.“La società Cliniche della Basilicata – ha aggiunto Trupo – in data 9 luglio 2019, ha ottenuto la verifica di compatibilità positiva per la realizzazione, nel Comune di Potenza, di una struttura sanitaria con 60 posti letto per acuti per l’attività di ricovero nelle discipline di Chirurgia generale, Ortopedia e Traumatologia, unitamente alle attività e servizi ambulatoriali connessi all’attività di ricovero. Il tutto grazie a cospicui investimenti, oltre 20 mln di euro, senza alcuna agevolazione pubblica”.
De Marzio e Michele Cataldi dopo aver fatto presente che l’Unità di crisi è un soggetto non lucrativo regolarmente costituito, hanno illustrato la loro proposta emendativa spiegando che “si tratta di una soluzione composta da tre punti e che sarebbe a costo zero per la Regione. Una soluzione che permetterà di uscire dal caos della mala gestione burocratica che attualmente colpisce la sanità accreditata e che sta creando disservizi ai cittadini con l’allungamento delle liste di attesa. Con la proposta – hanno spiegato – si chiede di rendere immediatamente utilizzabili tutte le risorse di cui alle leggi nazionali (decreto Balduzzi e decreto milleproroghe sulle liste di attesa), giungere ad una rapida definizione dei fabbisogni di assistenza e a puntuale rideterminazione dei tetti di spesa da assegnare alle strutture sanitarie accreditate come diretta conseguenza delle maggiori risorse del ‘Balduzzi’, con nuovi contratti per almeno due anni. La nostra proposta – hanno concluso – non vuole escludere altre strutture ma è tesa a rimanere nell’ambito del Decreto Balduzzi che parla di contratti vigenti”.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Perrino, Quarto, Sileo, Pittella, Coviello, Braia e Giorgetti. Da parte di tutti i consiglieri l’auspicio di una soluzione che possa contemperare le diverse esigenze, sia quelle poste dall’Unità di crisi sanitaria che da Cliniche della Basilicata.
Al termine delle audizioni,la presidente Sileo ha aggiornato i lavori delle Commissioni a lunedì 8 maggio per l’esame degli emendamenti che saranno presentati dai consiglieri regionali.
Ai lavori erano presenti, oltre ai presidenti Aliandro, Quarto e Sileo, i consiglieri Bellettieri, Baldassarre, Braia, Cifarelli, Coviello, Giorgetti, Perrino, Pittella, Polese.