“Sono più di due anni che il futuro dello stabilimento di Stellantis di San Nicola di Melfi, con tutto il relativo indotto di aziende che orbitano nell’intero Vulture – Melfese è diventato incerto. Abbiamo posto già in tempi non sospetti la questione al centro del dibattito ma finora tranne annunci sporadici non abbiamo ottenuto alcun riscontro positivi in termini di prospettive a medio e lungo termine. E le notizie degli ultimi giorni non fanno che aumentare la preoccupazione dei dipendenti e delle loro famiglie oltre che di un intero territorio la cui economia è fortemente influenzata dal settore dell’Automotive”. Lo dichiarano congiuntamente i consiglieri regionali Mario Polese e Luca Braia insieme ai dirigenti di Italia Viva di Melfi, Vincenzo Destino, Alessandro Panico e Mauro Basso. In particolare continuano gli esponenti renziani, rispetto all’incontro di ieri tra la dirigenza di Stellantis e i sindacati, che “la notizia rispetto alla volontà dell’azienda di proseguire con ulteriori 500 uscite volontarie incentivate per i dipendenti dello polo di San Nicola di Melfi è l’ennesimo segno che non tranquillizza. Oltretutto voci autorevoli raccolte nei giorni scorsi parlavano di un numero di ‘uscite incentivate’ anche superiore a 500. Tutto questo senza che l’azienda, nonostante le tante sollecitazioni, tra cui quelle di Iv a livello parlamentare, abbia ancora chiarito sulle future produzioni di auto elettriche e sul tipo di investimento futuro”. “Senza contare – proseguono Polese, Braia, Destino, Panico e Basso – le incertezze legate al riconoscimento delle Stato di crisi della zona industriale di San Nicola di Melfi di un paio di settimane fa sul quale auspicando che possa essere un’opportunità per la riconversione produttiva riteniamo fondamentale il dialogo tra le istituzioni e le associazioni datoriali e sindacali che non possono essere lasciate sole. Ricordiamo inoltre che tutto era già stato previsto non più di due mesi fa da ‘Il Sole 24 ore’ che spiegava come la produzione in Stellantis non sarebbe più salita ai livelli ottimali. Oggi davanti a uno scenario assai preoccupante rilanciamo per l’ennesima volta quel ‘Patto per lo sviluppo di Melfi’ redatto già nel 2020 che prevedeva una serie di azioni concrete per lo sviluppo dell’area e farla tornare volano del Mezzogiorno. Forse non tutto è perduto ma serve un cambio totale di paradigma”. “Per questo chiediamo al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi di raccogliere quante più informazioni possibili sulla realtà dei farti e relazionare in tempi brevissimi in Consiglio regionale. Ricordiamo che ci sono famiglie, imprenditori e lavoratori che dagli inizi degli anni 90 credono nelle potenzialità di questo territorio che oggi non possono essere dimenticati”, concludono Polese, Braia, Destino, Panico e Basso.