Marelli, Ficco (Uilm): “Firmata ipotesi di accordo per rientro nel ccnl metalmeccanici, conservando trattamenti di miglior favore del ccsl”. Di seguito la nota integrale.
“Definendo gli ultimi capitoli rimasti aperti su orario di lavoro, smart working e welfare aziendale, abbiamo oggi raggiunto, presso l’Unione degli Industriali di Torino, l’ipotesi di accordo con Marelli per il rientro nel CCNL dell’Industria metalmeccanica dal CCSL a cui aveva aderito quando era parte del gruppo Fiat. L’accordo entrerà definitivamente in vigore se approvato dai delegati sindacali e dalla consultazione dei lavoratori che si terrà a fine maggio. Abbiamo svolto una trattativa molto articolata che ci ha permesso di armonizzare i trattamenti dei due contratti, combinando per cosi dire il meglio di entrambi”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.
“È una soddisfazione – spiega Ficco – concordare il ritorno di Marelli nel Contratto nazionale di categoria, salvaguardando al contempo tutti i trattamenti di miglior favore del Contratto collettivo specifico di Lavoro, dallo scatto di anzianità aggiuntivo al contributo aziendale a Cometa, dalle maggiorazioni alle voci salariali legate alla presenza. Abbiamo anche ottenuto il riconoscimento dell’aumento della paga base concordato con l’ultimo rinnovo del CCSL per il 2023 pari a 120 euro medi e a 520 euro una tantum. Abbiamo inoltre preservato il premio di risultato, incrementandone la cifra teorica massima raggiungibile di circa il 30% e portandola ad un massimo del 10,5% della paga base annua. Siamo infine riusciti a risolvere alcune questioni annose che rivendicavamo da tempo, come ad esempio l’incremento delle indennità di turni di sabato o di domenica”.
“Marelli – conclude Ficco – ha dimostrato trasparenza e grande correttezza nella trattativa di armonizzazione contrattuale. La prossima sfida sarà il confronto sul piano industriale, che chiederemo di affrontare già a giugno. Le grandi sfide che attendono l’automotive in generale e Marelli in particolare richiedono una collaborazione leale e lungimirante, nonché il coinvolgimento del Governo per aiutare la riconversione dalle tecnologie tradizionali a quelle del futuro”.