L’ordinanza a firma del Presidente Bardi (3 maggio scorso) di interdizione all’uso delle aree demaniali marittime lungo il litorale di Castrocucco, a seguito della frana del 30 novembre 2022, così come è stata definita pregiudica la stagione balneare a Maratea. E’ il commento allarmato del Consorzio Turistico Maratea contenuto in una nota a firma del presidente Biagio Salerno. In totale i mq di aree demaniali marittime interdette sono circa 21mila, un’enormità, che colpiscono principalmente due imprese turistiche (Ideal Turist soc. coop e L’approdo srl) e che – è scritto nella nota – danneggiano l’attività del turismo balneare oltre all’immagine di Maratea. Si pensi che da lunedì prossimo i titolari degli stabilimenti balneari hanno in programma l’avvio delle operazioni di montaggi delle strutture. Abbiamo chiesto all’Ufficio Demanio Marittimo del Dipartimento Infrastrutture della Regione innanzitutto chiarimenti e spiegazioni e – riferisce Salerno – in modo che sia possibile rivedere l’ordinanza il più rapidamente possibile. Condividiamo la necessità di mettere in sicurezza il litorale e dunque gli stabilimenti balneari di Castrocucco ma l’estensione delle aree interdette è decisamente eccessiva. Non vorremmo, come sospettiamo, che sia prevalso l’eccesso di precauzione tenuto conto di vari aspetti che richiamano una individuazione di aree demaniali marittime “su carta” e non sulla base di effettività necessità. Il turismo estivo a Maratea è innanzitutto balneare. Pertanto se viene meno la possibilità di utilizzare l’unica spiaggia sabbiosa della costa marateota le ripercussioni saranno pesanti.
Mag 05