Consiglio comunale di Matera boccia mozione figli di coppie omogenitoriali, precisazioni Movimento 5 Stelle di Matera. Di seguito la nota integrale.
La mozione respinta in consiglio comunale relativa alla trascrizione di figli di coppie omogenitoriali, – ricorda la consigliera Mimma Carlucci, – è una mozione tardiva, come ha riferito il sindaco Bennardi in Consiglio Comunale, che non ha riscontro concreto su scelte già prese dal primo cittadino e di competenza personale ed esclusiva del sindaco quale responsabile dell’ufficio civile.
Il sindaco è pronto a trascrivere i certificati di filiazione di figli di coppie omogenitoriali, indipendentemente dalla mozione presentata come già dichiarato dallo stesso nel mese di marzo così come hanno fatto altri sindaci “ribelli”.
A riprova di questo impegno l’amministrazione sarà presente il 12 maggio a Torino per l’assemblea dei sindaci arcobaleno, occasione per discutere proposte importanti da sottoporre al governo centrale per colmare un grave vuoto normativo. Un governo che preferisce imporre e vietare il mancato riconoscimento di un diritto civile fondamentale, quello all’identità, discriminando figli nati da coppie omogenitoriali, che induce a lunghe trafile burocratiche dovendo ricorrere all’ adozione in casi particolari , con intromissioni nella vita privata di famiglie costituite, legate da affetti e da relazioni filiali quotidiane, che limita la tutela patrimoniale e successoria solo per motivi ideologici conservatori.
Quella che qualche dirigente di partito sta provando a montare in queste ore è una polemica pretestuosa e paradossale, come quella montata ad hoc da Volt considerato che una sua componente non ha partecipato alla votazione della mozione, pur avendola sottoscritta, mentre sulla stampa lo stesso partito lancia dichiarazioni strumentali, ma ormai ci siamo abituati.
Il Movimento 5 stelle – ricorda ancora la consigliera Carlucci che sarà presente all’assemblea di Torino – è stata in Italia la prima forza politica a trascrivere figli di coppie arcobaleno, con l’allora Sindaco di Torino Chiara Appendino. Per il M5Si è una battaglia identitaria, che portiamo avanti da tempo, sulla pari dignità sociale di diritti tra tutti gli esseri umani, così come recita la nostra bella Costituzione “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”