Formazione e riqualificazione delle competenze rappresentano un aspetto cruciale della sfida dell’automotive lucano nei prossimi anni e per affrontare la doppia transizione ecologica e digitale riuscendo a gestire le grandi trasformazioni in atto. Solo facendo rete, attraverso un gioco di squadra tra tutti gli attori del territorio – istituzioni, imprese, forze economiche e sociali, scuola, Università e ricerca – sarà possibile cogliere le opportunità legate alla domanda di nuove competenze. Ma è necessario fare in fretta, prima che il gap di competenze che incide in maniera rilevante anche in Basilicata diventi un ulteriore elemento di complessità nella già tormentata stagione che sta vivendo il settore e in particolare l’insediamento industriale di Melfi. E’ questo il messaggio emerso dal convegno che si è svolto questa mattina a Melfi su iniziativa del Cluster Lucano Automotive “Fabbrica Intelligente”. “Proseguiamo l’impegno – ha spiegato il presidente Antonio Braia – di animare e rendere strutturale il confronto tra tutti gli stakeholder del territorio su tematiche cruciali per la crescita delle imprese, come quella che stiamo affrontando oggi. L’obiettivo è proprio questo: mettere insieme esperienze e competenze, per favorire la reciproca conoscenza e l’adozione di soluzioni comuni. Sono stati coinvolti anche agli studenti del liceo scientifico di Melfi, dell’Istituto Righetti e dell’Alberghiero Battaglini. Abbiamo scelto Melfi non casualmente per accendere i riflettori su un insediamento industriale che in questo momento necessita di grande attenzione”.
A evidenziare le preoccupazioni per le dinamiche che stanno interessando lo stabilimento Stellantis e il suo indotto, il sindaco della Città federiciana, Giuseppe Maglione, che ha rimarcato come il riconoscimento dell’area di crisi complessa sia solo un primo punto di partenza e che ora sarà necessario riempirla di contenuti per mettere in campo strumenti realmente efficaci.
Stessa necessità evidenziata dal presidente vicario di Confindustria Basilicata, Margherita Perretti, che nella tavola rotonda ha rimarcato la necessità di fare leva su Stellantis attraverso una forte sinergia che veda coinvolti tutti i livelli istituzionali per portare a Melfi maggiori volumi produttivi. Sul tema specifico delle competenze – ha aggiunto Perretti – vanno prese decisioni urgenti. Confindustria ormai da tempo chiede l’istituzione dell’ITS meccatronica.
Per l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale, è necessario un “dialogo strategico” per disegnare il riposizionamento di quelle realtà che potrebbero non riuscire più a lavorare con Stellantis. Un processo che richiederà anche una puntuale riqualificazione delle competenze. Auspicando massima collaborazione da parte del gruppo di lavoro per l’area di crisi complessa, Megale ha evidenziato la necessità di partire da obiettivi chiari e condivisi.
A rappresentare l’impegno dell’Università degli Studi di Basilicata per un orientamento più consapevole degli studenti e basato su una maggiore conoscenza della domanda di competenze presenti sul territorio, il professore della Scuola di Ingegneria, Donato Sorgente.
Il tema delle competenze e della valorizzazione del capitale umano trova centralità anche nella Road Map nazionale per la ricerca e l’innovazione elaborata dal Cluster nazionale “Fabbrica Intelligente” i cui contenuti sono stati illustrati dal presidente Gianluigi Viscardi. La mappa – ha dichiarato – è una sorta di navigatore che individua le linee di intervento verso le quali va orientato il nostro manufatturiero e in particolare le PMI. Le fabbriche del futuro continueranno ad avere le persone al centro.
Le competenze sono per la risorsa più preziosa del nostro Paese, e grazie alle caratteristiche di polivalenza e flessibilità rappresentano un fattore strategico di competitività, ha aggiunto il past president e direttore esecutivo del CDA di Brembo Spa, Roberto Vavassori. Nel suo intervento ha delineato le prospettive della filiera automotive per il prossimo futuro: nei primi mesi del 2023 si registra una parziale ripresa dopo anni durissimi. Il gap rispetto ai livelli del 2019 rimane ancora molto elevato.
Il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico del Cluster Lucano Automotive, Piero De Fazio, ha illustrato le principali attività in vista della nuova S3 regionale.
I lavori sono stati chiusi dalle testimonianze dirette di alcuni imprenditori di eccellenze produttive del territorio che operano nella filiera automotive e che rappresentano l’esempio concretdo dell’impegno che il Cluster porta avanti per accelerare gli investimenti in ricerca e sviluppo ed essere sempre più innovativi. Sono intervenuti: Mariano Negri per la CMD di Atella, Miria Lorusso per la DAKEN SpA, Paolo Patrone per la Patrone e Mongiello SpA, Vitantonio Carriero per la ASD di Carriero & C; Vincenzo Di Miscio, presidente Plastiform srl e partner del progetto MOBAS 4.0; Umberto Brindisi per il progetto TecSpro.